Se Buonofiglio ha esagerato, sbagliato, calunniato si provveda con le relative azioni che la magistratura permette di utilizzare nei confronti di chi si sente ingiustamente infamata a mezzo stampa. Ma fare un Consiglio per questo!!!!! Caro sig. Sindaco ci sta veramente deludendo. E’ visto che allora in Consiglio nessuno della minoranza ha avuto il coraggio, forse finanche la forza, oltre che l’intelligenza politica di farle dei rilievi mi permetta che un minimo di ragionamento alla sua azione cerchi, nei miei limiti, di prospettarglielo con il presente.
Ragioniamo.
In merito alla elezione del Presidente della Repubblica: “La Costituzione stabilisce che può essere eletto presidente qualsiasi cittadino/a italiano/a che abbia compiuto i cinquanta anni di età e che goda dei diritti civili e politici”.
In merito alla elezione del Presidente del Consiglio di un Comune si ricorda che: ” Il Presidente del Consiglio Comunale, ha autonomi poteri di direzione dei lavori e delle attività del Consiglio, nonché di convocazione del medesimo. È eletto alla prima seduta del Consiglio dai Consiglieri Comunali eletti e dichiarati eleggibili”!
Perfetto!
Quindi, per poter diventare Presidente della Repubblica basta solo essere cittadino italiano, avere un limite di età non inferiore a 50 anni e di godere dei diritti civili e politici.
Quindi anche io, che non ho mai fatto politica, potrei un giorno svegliarmi Presidente della Repubblica!!!!!
Per essere invece Presidente del Consiglio Comunale non è così. Nel senso che un cittadino pubblico non può diventare Presidente del Consiglio Comunale se prima non è eletto Consigliere Comunale.
Quindi dalle votazioni, si presume con voto democratico e libero, il cittadino esprime le sue preferenze e la dottoressa Avolio è stata eletta a Consigliere Comunale.
Dopo la proclamazione degli eletti che viene fatta da un membro del Tribunale gli atti passano alla segreteria comunale. Qui il segretario comunale dovrebbe, dico dovrebbe, verificare se esistono delle incompatibilità affinché un Consigliere dichiarato eletto possa ora, dal Consiglio stesso, essere dichiarato nel pieno del suo stesso ruolo. Una volta che tutti i Consiglieri hanno “superato” questo vaglio si procede alla elezione del Presidente del Consiglio.
Viene eletta la dottoressa Avolio. Bene! Bene, anzi benissimo!!Nasce poi il problema della villa abusiva. bene! Anzi, malissimo!!! La dottoressa viene “invitata” (..si fa per dire) a dimettersi! Ma di cosa si dimette? Da Presidente del Consiglio. Ed è qui che inizia l’arcano dubbio. Ma la dottoressa Avolio è diventata Presidente perché prima è stata eletta Consigliere e poi dichiarata eleggibile perché “priva di macchia” per il vaglio che il segretario avrebbe dovuto fare.
Ma se ora la dottoressa è stata dichiarata, anche se dimessasi, non piò conciliabile per la sua situazione verso il Comune nel ricoprire il ruolo di Presidente, a maggior ragione, caro illustrissimo signor Sindaco ed anche onorevole Geraci, non dovrebbe dimettersi da Consigliere?
Ecco allora, illustrissimo avvocato DARDANO!!!! Non è la stampa che c’è l’ha con voi, siete voi che non rispettate quanto la stampa dice. nel senso che invece di denigrarla, denunciatela se dice il falso! Il problema, che poi ci meraviglia in tanti, che lei è AVVOCATO, per cui la legge dovrebbe, come ne sono certo, conoscerla a mena dito, per cui dovrebbe sapere che la dottoressa se ha commesso un illecito non l’ha commesso nel rivestire il ruolo per il quale si è dimessa, ma l’ho ha consumato da cittadina, prima, ed ora da Consigliere eletta. Per cui il senso delle dimissioni, ma non per gusto, ma per il rispetto della legge che lei, lo ripeto, conoscerà benissimo, deve essere il conseguenziale atto di dimissioni dal Consiglio Comunale.
Ed è poi qui che inizia il “GUAIO”!!!! perché se la Consigliere Avolio viene dichiarata ineleggibile, sempre dal solerte SEGRETARIO COMUNALE, dopo l’esame della sua posizione in merito all’abuso, anche gli altri CONSIGLIERI dovranno passare le proprie “vite cittadine” al setaccio. Ed in questo caso, illustre avvocato DARDANO, ci accorgeremmo che molti consiglieri comunali non saranno “a posto”.
Per finire.
Il Consiglio al quale ho assistito in maniera avvilita ha dimostrato alcune cose:
1) Che la sala consiliare “nuova” non era abbastanza grande per ospitare la clac che alcuni consiglieri si era portato dietro;
2) Che non si può sprecare il denaro pubblico (sala, operai e straordinario, gettoni di presenza, luce, pulizia, ecc.) per delle questioni personali del sindaco e del presidente del consiglio;
3) Che la minoranza, leggasi eventuale opposizione, non esiste o, come per un intervento ascoltato, in attesa di qualche riconoscimento nella prossima indicazione del Presidente…..;
4) Che la dottoressa Gattuso avrebbe certamente potuto, in maniera degna, rappresentare la città di Corigliano nel ruolo che si diceva doveva avere…., non per cattiveria verso altre degnissime persone, ma perchè la dottoressa Gattuso ha dimostrato, con garbo, di essere l’unica, in quello squallore generale, di splendere di luce propria e mi sa, che in futuro, se opposizione e se ci sarà a questo barbaro appiattimento, verrà proprio dall’intelligenza di questa donna.
Infine, se non si fosse capito CHIEDIAMO al SEGRETARIO COMUNALE di far capire, attraverso un attento esame di tutte le posizioni dei Consiglieri Comunali, che molti sono in condizioni di ineleggibilità e che se così non è che se ne dia pubblica comunicazione alla città…..anche se il caso della dottoressa Avolio è emblematico.
Mi scuso se sono stato lungo.