Martedì mattina il dott.Tocci, in qualità di candidato alle elezioni comunali nella lista SEL-PSI, ha presentato ricorso presso il TAR Calabria in merito alla mancata attribuzione del seggio all’interno del consiglio comunale. SEL appoggia in pieno la decisione di procedere al ricorso anche è soprattutto perchè ritiene violati i diritti delle minoranze negli organismi amministrativi.
Non condividiamo l’idea che si decida di riempire un evidente vuoto normativo attraverso il principio della “necessità della governabilita”, tra l’altro ampiamente garantita dai numeri anche in proporzione maggiore rispetto al passato.
Accompagneremo in tutti i passaggi il ricorrente che, siamo sicuri, potrà essere un validissimo rappresentante delle istanze portate avanti dal nostro partito fuori e, speriamo, dentro il consiglio comunale.
Crediamo che, anche in virtù delle recenti vicissitudini che hanno investito il consiglio comunale, l’azione che stiamo intraprendendo sia ancora più importante proprio per garantire il rispetto delle regole e dei diritti che sono a fondamento di ogni amministrazione e organismo politico.
Comunque, indipendentemente dall’esito del ricorso, la presenza del nostro partito nella scena politica coriglianese rimane invariata.
A questo proposito ci sentiamo di ribadire che, in merito alle presunte dimissioni della dott.ssa Avolio dal suo ruolo, rimane fortemente violato il principio di legalità a cui sempre si sono appellati il Sindaco ed i suoi consiglieri e che, conseguentemente, considerando per accertati le irregolarità denunciate da “Altrepagine”, ci sembrerebbero doverose anche le dimissioni dal ruolo di consigliere comunale. Non si tratta di accanimento o altro, si tratta di un principio di legalità, magari anche solo formale, che le istituzioni cittadine debbono perseguire ora e sempre. E, rispetto a tutto ciò, non può valere la teoria della diffusione di tale reato sul nostro territorio. Ogni caso merita il suo percorso, ma ogni caso non è imputabile ad una rappresentanza istituzionale. Chiediamo anche che, in merito a ripetute voci su altri casi simili, al più presto si ponga in essere un consiglio comunale ad hoc, il quale, lo ricordiamo, può essere convocato anche dai consiglieri di minoranza, che faccia luce su di una situazione che diventa sempre più imbarazzante e perniciosa. A chiederlo è l’evidenza di una stato delle cose, l’uscita da uno scioglimento mafioso, che impone la massima trasparenza e certezza del diritto.
SEL Corigliano