Non si capisce questi signori del comando come possono, a tavolino, stabilire la chiusura del tribunale di Rossano. Già i tribunali sono nell’occhio del ciclone, figuriamoci se Rossano dovrà collocarsi in quel di Castrovillari. Giorni or sono , per una testimonianza presso il tribunale di Rossano, nell’attesa mi sono reso conto del movimento degli avvocati e delle persone circolanti nell’edificio e, nelle stanze, cartelle ammucchiate sui tavoli.
Meditavo: se tutte quelle cartelle, fascicoli, macchinari dovessero essere trasferiti nel tribunale di Castrovillari il caos che si verrebbe a creare in quella struttura, che a parer loro oggi è funzionante, non ha vocabolo per definirlo. Ma perchè questi signori governanti o direttori generali che riscaldano le sedie e poi prendono decisioni per dimostrare il loro lavoro, debbano prendere decisioni che portano scompiglio e non funzionalità. Bisogna risparmiare, affermano questi illustri gestori della cosa pubblica! Ma il risparmio non si avrà con la chiusura di un tribunale che alloggia nei suoi locali, senza fitti, che dispone di personale del luogo e della zona e quindi senza eventuali”missioni” per recarsi a Castrovillari, che si avvale delle forze militari esistenti nella città, che dispone di un modernissimo carcere che è costato fior di milioni di euro, ecc. Ma questi “risparmiatori delle casse istituzionali”, hanno i piedi per terra oppure standosene seduti su comode poltrone , ben serviti, al fresco, non hanno una minima conoscenza del lavoro che si svolge nei tribunali. Che vengano a controllare di persona se conviene o non con viene chiudere il tribunale. Noi li invitiamo perchè soltanto così si renderanno conto, politici a parte!
Antonio Benvenuto