O7/O7/2013.
Vedere spegnersi la tua giovane vita dedicata sempre con umiltà di atteggiamento e onestà intellettuale allo studio, alla famiglia, al tuo lavoro di medico radiologo, mi fa ricordare i banchi di scuola di quella luminosa e affollatissima classe dove ti conobbi per la prima volta, allievo del liceo classico.
Mi riporta in mente gli anni seguenti, durante i quali incontrandoci, parlando, scherzando, continuammo ad essere fuori dai banchi di scuola amici rispettosi l’uno dell’altro, sempre uniti da quell’intesa spirituale che lega chi insegna a chi ascolta con vivo desiderio di apprendere.
Non avevo perciò bisogno di perderti, per capire quanto tu fossi speciale per me e per quanti ti hanno conosciuto nella tua lealtà, nel candore della tua semplicità, nella bontà e dignità del tuo animo.
Tutto questo esprimeva in un eloquente e pensante silenzio il sorriso dei tuoi occhi buoni. Quel tuo sorriso che porterò sempre con me per ricordarti, Gianfranco.
Teresa Gravina Canadè