Entusiasmo, un successo di pubblico e critica, grande soddisfazione e una scenografia d’effetto hanno caratterizzato anche quest’anno la decima edizione dei Vini Arbereshe 2013 a Vaccarizzo Albanese.Vino, cultura, tradizione gastronomia e centri storici, facce della stessa medaglia.
Di quella volontà e voglia di turismo sostenibile sul quale occorre e bisogna continuare a credere. Soprattutto nei piccoli centri, soprattutto in Calabria. Promuovere, attraverso le produzioni d’eccellenza e le espressioni del territorio, il patrimonio culturale, materiale e immateriale locale. Funziona ed è un trend in costante crescita. Ecco perché Vaccarizzo Albanese, tra i principali centri arbereshe, crede e continua a puntare sull’eno-gastronomia. Sabato scorso15 giugno, si è tenuto la decima edizione del concorso Vini Arbereshe 2013, con le etichette dei vitivinicoltori provenienti da tutto il Mezzogiorno. L’evento, che si svolto in Largo Skanderbeg, è stato organizzato in collaborazione con la Provincia di Cosenza, la Regione Calabria e l’ARSSA. La cultura enogastronomica del territorio arbereshe ha del resto radici profonde che, anche e soprattutto attraverso queste iniziative, si vuole condividere non soltanto il territorio, ma con le tante comunità italo-albanesi sparse nel Mezzogiorno d’Italia. Per Vaccarizzo – continua il Primo Cittadino – il concorso dei vini arbereshe rappresenta un’occasione di socializzazione, ma in particolare un momento di riscoperta culturale e, quindi, un efficace strumento di marketing territoriale sul quale continuare ad investire. A questa manifestazione 2013 hanno partecipato 93 aziende e ben 128 vini selezionati. Per la categoria dei rossi, il vino dell’azienda di Pietro Godino di Vaccarizzo Albanese è risultato il vincitore, mentre per la categoria dei bianchi, il vino migliore è quello delle cantine di Luigi Vangieri di S. Giorgio Albanese. «Quando le buone idee hanno
buone gambe per camminare – ha dichiarato Pietro Godino – allora è più facile centrare anche gli obiettivi più ambiziosi. La solidità delle gambe è tutta nella qualità delle cantine e dei vini che hanno partecipato anche a questa decima edizione del Concorso, condividendo l’aspirazione dell’Amministrazione Comunale di consolidare una specificità ed un target produttivo che ha crescenti chance di affermazione sul mercato regionale e nazionale. Per me naturalmente l’orgoglio è doppio, non solo per la ulteriore conferma di una intuizione vincente, ma perché il Concorso è un vero e proprio trampolino di lancio, e non solo per le etichette vincitrici, ma soprattutto verso un percorso di promozione che non si ferma oggi qui. Il grande risultato- continua Godino – di presenze e la partecipazione di numerose aziende, dovrà costituire una grande e irrinunciabile occasione per proiettare all’attenzione regionale, il settore vitivinicolo calabrese ed il suo territorio, attraverso l’incontro e lo scambio di esperienze».
La Redazione