LIBERO DIBATTITO DI IDEE COLTE
Un laboratorio per le Indicazioni 2012, curato da Fortunata A. Milone e Fatima C. Ruggio (Edizioni Expressiva, Spezzano Albanese, 2013), continua ad essere presentato per i vari centri della Calabria. Domenica è toccato a Corigliano Calabro, alla Libreria Edicolè-Mondadori, che puntualmente, ormai da tempo, moltiplica Cultura e Civiltà.
Coordinata dalla giornalista Patrizia Pugliese, la tavola rotonda ha fatto registrare gli interventi di Pietro A. Maradei, dirigente scolastico; F. A. Milone, professoressa; Francesco Fusca, ispettore emerito, Ministero IUR.
Tra le musiche e i canti di Luigi Arnone e Lucia Grillo, Giuseppe Spadofora, ordinario all’Università della Calabria, ha svolto una lectio magistralis di elevato valore scientifico. L’esperto, difatti, prendendo spunto dalle pagine del volume proposto, ha chiosato criticamente la storia della Scuola italiana e della sua Pedagogia. Non pochi sono stati i riferimenti al ruolo e al peso della Politica nazionale scolastica e ai Governi e ai Ministri che l’hanno gestita. In filigrana, Spadafora ha percorso i decenni riferendosi ai ‘protagonisti’ della crescita culturale dell’Italia attraverso citazioni colte e puntuali a John Dewey, a don Lorenzo Milani (da ri-visitare), a Visalberghi, a Frabboni, ecc. Il paradigma di riferimento teoretico è stato il confronto, nel tempo, della Scuola militante-reale e della Scuola ideale-legale. Così facendo, sono emerse alcune brillanti concettualizzazioni che hanno messo a fuoco anche la ‘fascistizzazione’ della Scuola del nostro Paese e la successiva ‘de-fascistizzazione’ di essa. Operazioni niente affatto neutre, ma foriere di cambiamenti e di innovazioni significative. Quali, a mo’ d’esempio: la “Riforma Gentile” del 1923, inizialmente ottima e poi ‘tradita’; i Programmi didattici sempre più mirati a rendere più democratica la Società italiana attraverso i saperi della Scuola; la legge n. 517/77 che garantisce le Persone disabili che frequentano la Scuola; ecc.
Milone, Maradei e Fusca sono entrati più nello specifico del libro, sottolineando che esso è un vero e proprio un ‘laboratorio’ (Metodologia della ricerc-azione) nel senso tecnico del termine, perché prodotto a più voci provenienti dalla Scuola militante e, cioè, da docenti della Scuola dell’infanzia, della Scuola primaria e dalla Scuola secondaria di primo grado, che ogni giorno lavorano con gli studenti/esse. Proprio perciò, Franco Frabboni, nel suo Saggio introduttivo al volume, ha scritto: «Il rigoroso impianto interpretativo del testo fa sì che l’opera pedagogica e didattica svolga un puntuale scavo ermeneutico, che merita un’ampia circolazione nella Scuola del nostro Paese».
Il ‘viaggio’ di Un laboratorio per le Indicazioni 2012 ri-prende a settembre prossimo, quando le Indicazioni nazionali per il curricolo saranno, finalmente, obbligatoriamente, adottate dalle scuole italiane dell’infanzia e del Primo ciclo d’istruzione.