Stare con Geraci, rieletto sindaco di minoranza, della città, è opzione politico-culturale molto complicata. Spesso, complicata dallo stesso soggetto, che ogni tanto fa emergere tic lievemente sbrigativo-nostalgici, non solo aziona il napalm contro il dissenso, come amiamo ricordare, ma pare avere più di un problema con l’idea in sé, del dissenso.
Eppure, da cittadini responsabili, dare fiducia a Geraci s’impone, oggi. Ci pare addirittura un’idea piena di speranza, di aspettative, perché un’occasione bisogna pur dargliela, al di là dei pregiudizi e dei destini del centrodestra, cui il nuovo sindaco e i suoi uomini approderanno prima o poi, che non ci appassionano più di tanto, guardando a quelli del territorio.
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