Inizia a collaborare attivamente con gli inquirenti il diciassettenne Davide M., il fidanzatino di Fabiana Luzzi attualmente detenuto presso l’istituto penitenziario minorile di Catanzaro con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Nella giornata di ieri, il pm Tartaglia della Procura presso il Tribunale dei minori di Catanzaro, ha voluto sottoporre nuovamente il ragazzo ad interrogatorio
nell’ambito dell’attività investigativa che prosegue tuttora al fine di delineare con chiarezza la dinamica e la successione dei fatti verificatisi quel tragico venerdì 24 maggio. E in tale ambito, il diciassettenne, che appare profondamente provato, alla presenza dei propri avvocati difensori Giovanni Zagarese e Antonio Pucci, ieri ha fornito ulteriori particolari contribuendo a riempire quei “vuoti” tuttora esistenti e ad approfondire quegli aspetti della dinamica non ancora completamente ricostruiti. A tal proposito, continuano anche i controlli degli inquirenti tesi a ritrovare il coltello a serramanico che ha martoriato il corpo della sedicenne Fabiana Luzzi nonché la tanica che conteneva il carburante versatole addosso. I carabinieri continuano a setacciare il territorio e, nei giorni scorsi, si sono concentrati in particolare sulla zona vicina all’abitazione di Davide. I militari dell’Arma non hanno tralasciato neanche un centimetro di terra, rovistando finanche nei cassonetti della spazzatura e rastrellando pure la zona di campagna nelle adiacenze di quel pezzo di terra su cui si trovava il corpo della povera ragazza. Le ricerche proseguono incessantemente ma, al momento, non vi è nessuna traccia di quel coltello che Davide ha riferito di aver buttato dopo aver colpito Fabiana. Così come non vi è traccia, ancora, della tanica di benzina che il diciassettenne avrebbe riempito presso un distributore dello scalo nel primo pomeriggio di venerdì. E nulla al momento trapela neanche sulla maglietta che il giovane indossava mentre, come lui stesso ha riferito, Fabiana veniva colpita a coltellate. È stato lo stesso Davide, come si ricorderà, nella serata di sabato 25 maggio, ad indicare agli inquirenti il posto in cui poi è stato rinvenuto il cadavere carbonizzato della povera Fabiana, facendo ritrovare pure lo zainetto contenente il telefono cellulare e gli effetti personali della ragazza. Anche il coltello e la tanica potrebbero essere in qualche posto in contrada Chiubbica, nei pressi della zona in cui era il cadavere. Ma finora sembrano spariti nel nulla. Nel frattempo, in vista degli accertamenti medici e psichiatrici ai quali sarà sottoposto il diciassettenne, la difesa sta per nominare un consulente di parte di grande spessore considerata proprio la delicatezza e la complessità della vicenda. I consulenti medici (uno sarà nominato anche dal pm) avranno il compito di valutare il grado di maturità di Davide, la capacità di intendere e di volere nonché la presenza di eventuali problematiche di natura psicologica.
Rossella Molinari – Fonte Calabria Ora