Gentile redazione,
in relazione all’articolo uscito oggi, 7 giugno 2013, sulla testata web Altre Pagine dal titolo “Corigliano Calabro: politica, ‘ndrangheta e camorra”, da voi ripreso, in cui vengo inopinatamente tirato in ballo, invio la mia lettera completa di risposta, così come inviata ad Altre Pagine,
dove purtroppo, invece, la mia risposta è stata tagliata. È una integrazione necessaria per dare a tutti i lettori del vs blog l’opportunità di leggere integralmente la mia risposta al fine di poterne trarre un giudizio completo e corretto.
Grazie e buon lavoro
Andrea Cozzolino
“Gentile direttore,
in relazione al suo editoriale di oggi “Corigliano Calabro: politica, ‘ndrangheta e camorra” mi corre l’obbligo di fare alcune necessarie precisazioni e considerazioni. Le primarie per la scelta del candidato a sindaco di Napoli nel 2011 non furono annullate dal comitato dei garanti, ma da Andrea Orlando nominato commissario della Federazione di Napoli dall’allora segretario Pierluigi Bersani. Di fronte al fatto che i miei avversari in quella competizione non volessero in alcun modo riconoscere la mia vittoria, di fronte al fatto che tutti i ricorsi da loro presentati si fossero rivelati palesemente infondati, come la leggenda delle migliaia di cinesi ai seggi (in realtà i cinesi erano solo 45 su 44mila cittadini recatisi a votare), Orlando non poté far altro che annullare le primarie stesse, essendo venuto meno il patto, sottoscritto tra i candidati, di reciproco rispetto e di reciproca collaborazione col vincitore. In ogni caso, nessuna delle accuse di brogli riguardava il possibile coinvolgimento dei clan camorristici. Fu qualche mese più tardi che la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli aprì un’inchiesta, in seguito archiviata, basata sull’ipotesi che nei quartieri dell’area Nord di Napoli ci fosse stato un tentativo di infiltrazione della camorra nelle primarie. Come riportato anche da alcuni quotidiani, l’inchiesta nasceva da alcune intercettazioni telefoniche tra un rappresentante di lista di un altro candidato alle primarie e personaggi sottoposti all’attenzione dell’Antimafia. Insomma, se qualcosa è mai avvenuta, certamente si è verificata contro di me e per favorire qualcun altro.
Fortunatamente la vicenda delle primarie a Napoli è ormai alle nostre spalle, così come i veleni e gli strascichi polemici dei mesi successivi. Di una cosa dobbiamo, se possibile, far tesoro, almeno io ci provo, soprattutto dopo questa vicenda: le battaglie per la legalità, la trasparenza, contro ogni forma di criminalità organizzata sono una cosa seria. Lo dice uno che ha iniziato a far politica nelle organizzazioni studentesche che manifestavano contro la camorra sotto il castello di Cutolo. Guai a strumentalizzare per fini di bassa politica la battaglia per la legalità. Si finisce, come insegnano proprio le primarie di Napoli, per dare una mano, anche solo involontariamente, agli interessi opposti.
Mi permetto, infine, di augurare domenica e lunedì prossimo buon voto a tutti i coriglianesi, sperando, in primo luogo, che con questa tornata elettorale, possano chiudere definitivamente con la stagione politica dei condizionamenti della ‘ndrangheta e le parentesi altrettanto buie e difficili degli scioglimenti del Consiglio Comunale per mafia.
Cordiali saluti,
Andrea Cozzolino, eurodeputato, vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo” {fcomments}{jcomments off}