Ho imparato a mie spese che la scelta di votare per un qualcuno che ti viene “imposto” ti porta ad avere dei tremendi rigurgiti fisici&morali.Quindi è per principio che non ho mai provato a chiedere un voto a nessuno ed in modo particolare ai colleghi di lavoro ed ancora meno ai dipendenti.
Al contrario c’è qualche altro che,invece di chiedere solo il voto,obbliga persino alla candidatura,in modo tale da avere una “scia sicura”.C’è poi qualche altro che la “scia dei voti”l’ha persa per strada ed i suoi candidati neppure se stessi hanno votato. :zzz L’incazzatura è normale soprattutto se confronti le 1000 persone che ti ascoltano con i soli 100 voti presi.Allora bisogna analizzare quello che si è detto e soprattutto quello che si è fatto ed arrivare alla conclusione che non tutti riusciamo ad imitare “Berlusconi”.Per fortuna c’è n’è uno solo altrimenti chissà dove andremmo a finire.Concludo con un bravo a chi ha votato liberamente ed un sano ripensaci a chi è stato “regolato”- La libertà non è stare sopra un albero,la libertà è partecipazione,e partecipare significa anche scegliere liberamente per chi votare.
Guido Marino
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