Cari lettori in questi ultimi giorni ho letto vari blog e diversi articoli su ciò che è successo nella nostra amata terra e queelo che più mi ha fatto riflettere riguarda ciò che due nostri conterranei hanno scritto sul delirio di un giovane calabrese che, come tutti avranno visto e letto, ha barbaramente ucciso la sua fidanzatina.
Questa è la cronaca che tutti conosciamo già, quello che molti non conoscono è quello che viene detto e soprattutto divulgato in rete o su quotidiani da parte calabresi come me e voi che si permettono di denigrare le donne della nostra terra, nello specifico porto alla vostra attenzione i casi di due scellerati e stupidi autori di questi articoli:
Apro il giornale oggi e leggo con sconcerto alcune dichiarazioni di una signora, Francesca Chaouqui [Direttore delle relazioni esterne multinazionale Ernst & Young Italia, n.d.e.]
Calabria, la donna non vale nulla di Domenico Naso | 27 maggio 2013 .
Non so voi come vi sentite a sapere che questi due signori abbiano detto che la condizione della donna in Calabria è questa: sottomessa e senza libertà di scelta o di parola in pratica secondo questi illustri signori come fosse un animale; ma stiamo scherzando, dove hanno vissuto delle persone che dicono questo della loro terra e delle loro donne?
Credo fosse necessario dare una risposta forte a chi come loro la pensa così e ricordare che le nostre donne non sono né sottomesse né tantomeno controllate o senza libertà di scegliere e di vivere la loro vita come meglio credono, ciò che odio è che si parli senza cognizione di causa di una terra stupenda che non ha niente a che vedere con quella descritta dai nostri ex conterranei altro nome non saprei dare a chi si comporta come voi cari signor Naso D. e signora Chaouqui F.
Per non fare la vostra stessa brutta figura vorrei farvi conoscere i nomi di alcune donne della Calabria che si sono distinte per diversi meriti e non solo andando via dalla nostra stupenda terra:
La prima è la Sig.ra:
Rosy Canale, 40 anni, l’imprenditrice calabrese che, dopo la strage di Duisburg del 15 agosto 2007, in cui rimasero uccise sei persone, si trasferì a San Luca, il paese della Locride considerato l’epicentro della criminalità organizzata calabrese, e fondò il Movimento delle donne di San Luca e della Locride. Autrice de
( La mia ‘ndrangheta)
Poi c’è lei:
Rosalba Forciniti, 26 anni di grinta e vitalita’ ‘’made in Calabria’’, Il legame con il padre al quale ha dedicato la vittoria con quel ‘’i love papi’’ che ha fatto il giro del mondo.
E’ diventata per tutti, ormai, la calabrese di “bronzo’’.
Infine:
Assunta Scorpiniti “La memoria. Il seme del futuro”.
La scrittrice é ricercatrice calabrese.
Questi sono solo alcuni esempi trovati delle nostre donne che secondo voi sono sottomesse da un padre al quale la figlia dedica la medaglia vinta;
Le stesse donne della Calabria che rappresentano alla fiera del libro orgogliose di essere nate nella nostra terra;
Quelle donne che lottano contro la mafia nella casa stessa delle cosche.
Ora ditemi se sono emarginate e sottomesse o sono le donne di cui siamo fieri e orgogliosi, loro non sono scappate via e non sono state obbligate a fare ciò che non volevano.
Come loro tante donne della nostra terra vivono e lottano in silenzio sono tanto sottomesse che vanno all’università diventano medici, magistrati, insegnanti, manager e chi più ne ha più ne mette e non volano via dalla Calabria per avere successo bensì rimangono e costruiscono un futuro migliore per i loro figli, per i giovani del futuro della nostra meravigliosa terra.
Vorrei finire ricordandovi che certi atti barbari non sono una prerogativa di una regione o di una cultura bensì sono atti di folli repressi e nulla hanno a che vedere con il luogo in cui si vive o la cultura che in questi casi non si ha se ancora qualcuno è scettico e crede che le cose siano diverse lo invito a documentarsi come ho fatto io e in questo piccolo viaggio ho trovato alcuni titoli di giornale che vi possono aiutare, ve ne porto di seguito alcuni esempi:
Femminicidio, cento vittime nel 2012: una donna uccisa ogni due giorni
“Emilia Romagna regione dove si registrano più femminicidi”
Palermo, uccisa a coltellate ragazza di 17 anni. In carcere ex fidanzato della sorella.
Se ciò non bastasse cercate la lista di questi atti ignobili e vedrete che è un problema che riguarda tutta la nostra bella penisola.
Quindi vi lascio a riflettere su ciò che veramente succede nel nostro paese e a pensare che non si dovrebbe mai denigrare la terra natia bensì dovremmo tutti darci da fare per renderla migliore per le generazioni future.
Dedicato a Fabiana.
Crisarà Vincenzo.
28 Maggio 2013