Ma dove ho vissuto in tutti questi anni? Possibile che non ho capito nulla del contesto in cui mi muovo fisicamente, professionalmente, emotivamente? Eppure sto per compiere il mio dodicesimo lustro. Ho una famiglia ben strutturata. Almeno così ho creduto finora. Ho numerosi figli, se associo, ai miei tre, i fidanzati e la fidanzata dei miei.
Sì, perché ho “disgraziatamente” due figlie femmine, che, per ulteriore “disgrazia”, ma si sa che le disgrazie non vengono mai da sole, amo profondamente. Adesso so che non funziona così nel sud Italia ed a Corigliano in particolare ed io ho sbagliato tutto.
Mi impegno, tra l’altro, come posso e con tutti i miei limiti, con e per i giovani, nel recupero e nella conservazione delle nostre migliori tradizioni, dei nostri usi e costumi, del nostro dialetto e tutto quanto fa cultura del e nel territorio.
E adesso scopro di non aver capito nulla.
Anzi probabilmente opero per recuperare e trasmettere una cultura gretta, barbara, di cui meglio liberarsi al più presto. Sono, dunque un soggetto pericoloso anch’io?
Pur non essendomi quasi mai mosso da qui, tutto quello che mi ruota attorno è completamente sfuggito alla mia comprensione?
Anche dei miei amici e delle numerose persone che conosco devo cominciare a diffidare, perché mi hanno fatto credere di pensarla come me e di comportarsi come mi comporto io ed invece nel loro privato sono diversi: maschilisti, prepotenti, addirittura violenti, cattivi educatori. Insomma una sorta di dottor Jekylli e mister Hyde.
In particolare dovrò diffidare di quel mio amico, del quale ieri abbiamo festeggiato il matrimonio della terza figlia (solo femmine), nonno di cinque bellissime nipotine (solo femmine) che dunque “faceva finta” di essere raggiante?
Meno male che ci sono i dotti, che vengono da fuori, di solito coraggiosi transfughi, che ci degnano di una sbirciata ogni tanto e subito ci spiegano come siamo, come viviamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Senza di loro vivremmo in un perfetto stato di beata incoscienza, pericolosa peraltro, visto quello che succede qui e solo qui: tragedie che nel resto dell’Italia, meno barbara, non si sa nemmeno cosa siano.
Bah, eppure mi era sembrato che, anche in questa situazione così terribile, ci eravamo comportati bene, civilmente, con compostezza e senza rassegnazione al nostro destino. Pura illusione?
Pinuccio Pellegrino