A seguito dell’ulteriore atto di vandalismo effettuato ai danni del Liceo Classico, non posso che unirmi all’allarme, al grido di dolore e alla protesta che ieri mattina hanno prontamente lanciato gli studenti. Questa volta si è passato ogni limite! Nottetempo è stato praticato un buco (quasi delle dimensioni di una vera e propria porta) sulla parete esterna alla scuola per accedere ad uno dei suoi laboratori, già in precedenza oggetto di un furto di quattro computer.
Ultimamente si è manifestata una dichiarata volontà di voler protervamente e progressivamente appropriarsi delle attrezzature tecniche della scuola. Infatti, a seguito del primo furto, la scuola ha attivato i meccanismi necessari per fronteggiare la situazione. Ma subito dopo è iniziata l’attività della “banda del buco”. Purtroppo il tutto non finisce con “pasta e fagioli”, come nel classico film di Monicelli, ma col creare danni notevoli non solo alla struttura, ma alla psicologia degli utenti e alle loro stesse coscienze.
Già prima di queste ultime vicende, molti erano stati gli atti di vandalismo di cui, dall’inizio di questo anno scolastico, era stata vittima questa scuola di Corigliano. Tutto prontamente denunciato alle forze dell’ordine competenti.
L’episodio più grave, che ha causato anche un paio di giorni di sospensione delle lezioni è stato registrato il 14 novembre del 2012, quando ignoti, dopo aver rotto la cancellata del primo piano si sono introdotti nell’edificio e hanno otturato uno scarico del lavandino,provocando l’allagamento del primo piano.
E’ stato proprio a seguito di questo episodio che la scuola, recependo positivamente le proteste di genitori e alunni, si è preoccupata, di concerto con la provincia di Cosenza, di eliminare tutte le possibili anomalie, di rendere più efficiente e sicura la struttura e di installare telecamere e sistema di registrazione per prevenire gli atti vandalici. Successivamente, il 7 febbraio 2013, sono stati inaugurati tre nuovissimi laboratori, finanziati con i progetti Pon.
Ma evidentemente questi laboratori sono diventati molto appetibili per “i signori vandali (in questo caso ladri)”, i quali hanno preso le loro contromisure.
Il 3 aprile 2013 si sono infatti introdotti nella scuola e hanno rimosso l’impianto di videoregistrazione, appropriandosi poi di quattro computer posti nel laboratorio multimediale del primo piano.
Anche in questo caso, ci siamo attivati per fronteggiare la situazione e salvaguardare strutture e attrezzature. Ma evidentemente ogni nostro sforzo diventa vano! Sono state danneggiate le telecamere esterne e siamo arrivati all’emergenza attuale.
E’ uno scempio! Non è una situazione degna di comunità civile e democratica! Soprattutto in un luogo che dovrebbe rappresentare un “tempio” della cultura e uno spazio deputato alla formazione delle nuove generazioni e delle future classi dirigenti!
Anche gli interrogativi che gli studenti si sono posti al riguardo mi sembrano essere estremamente legittimi.
Per quanto riguarda la perplessità sulla nuova struttura mi sento nelle condizioni di rassicurare tutti. Proprio stamattina ho avuto modo di parlare con l’ingegnere della provincia che mi ha garantito che i lavori proseguono e che vengono rispettati i tempi contrattuali (che si aggirano intorno ad un anno e mezzo) da parte della ditta appaltatrice..
In conclusione, per evitare questa ormai incresciosa situazione, non mi resta che fare appello ad un’azione sinergica della società civile e di tutte le forze istituzionali presenti sul territorio, compresa quella che si andrà costituire da qui a poco.
Il Dirigente Scolastico
Pietro Antonio Maradei