“Fabiana era una ragazza troppo dolce, semplice, solare. Amava ballare, amava mia figlia e il piccolo che porto in grembo e che sta per nascere”. Lo ha detto Sonia Luzzi, una delle sorelle di Fabiana, la sedicenne bruciata viva dal fidanzato a Corigliano Calabro, in un’intervista a Tgcom24, che ne ha diffuso il testo.
“Le avevamo detto più volte – ha aggiunto Sonia Luzzi – di stare in guardia perché lei era troppo giovane e inesperta e non poteva capire che lui aveva davvero qualche problema.Era travagliata, ci ascoltava fino a un certo punto. Diceva sì, ma poi si faceva di nuovo raggirare e rientrava nel tunnel dell’ amore che pensava di provare per lui”. “Abbiamo capito subito che c’entrava lui – ha detto ancora la sorella di Fabiana – sin dal primo istante perché lei, come tutti i ragazzi di oggi, viveva con il cellulare in mano. Non è normale però, come faceva lei, non rispondere o spegnerlo del tutto. Non può che annunciare qualcosa di brutto”. “Non voglio parlare di lui – ha concluso Sonia Luzzi -, spero soltanto in una giusta pena, altrimenti la morte di mia sorella sarà vana come quella di tutte le altre donne che vengono uccise”.