Fare appelli prima del voto è spesso arduo, perché il più delle volte la gente i tuoi consigli non li ascolta. E’ così sin da quando, dalle pagine di Progetto Sibari, dicevo, a ogni campagna elettorale, di votare liberamente, pensare con la propria testa, scegliere persone preparate, concrete, evitando ricatti e condizionamenti d’ogni genere, perché la politica è cosa seria, che condiziona la nostra vita perché se non la fai la subisci e così via.
Per cui, questa volta, in una delle elezioni più delicate degli ultimi due secoli, chiederò agli elettori cose meno nobili: di fidarsi solo di parenti e canaglie di professione, i quali si fanno un baffo dei moralisti, e cioè di coloro che, magari in buona fede, fanno predicozzi sui principi di libertà e legalità, si scagliano contro il voto di scambio e ogni forma di ricatto, senza sapere che sotto sotto la loro astrattezza gioca per gli sporcaccioni.
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