Finalmente questa campagna elettorale è finita. Dico così perché, francamente, non è stata all’altezza delle aspettative di una città che si trova nelle stesse condizioni in cui, maledettamente, purtroppo, si trova Corigliano. Troppa frammentazione movimentista e partitica, che non rispecchia una molteplicità di vedute ma tanta superficialità, e questo è ancora molto più triste.
Sono davvero pochi i candidati a sindaco che hanno parlato di programmi, che hanno affrontato le problematiche che affliggono i cittadini e il territorio con spirito analitico e serio. E ancora meno quelli che sono credibili davvero e non apparentemente, e cioè che hanno alle loro spalle una storia politica lineare e coerentemente improntato all’amore per la città e non per la poltrona. (diffidate da coloro che vi parlano col miele in bocca e che dicono di essersi candidati per senso di dovere e amore verso la città. Questi sono i peggiori).
Ma la cosa più brutta, più antipatica, oserei dire più inaccettabile è che la parte politica, nei soggetti dei consiglieri uscenti, dei dirigenti facente parte di quella sciagurata maggioranza di governo cittadino che ha condotto il comune allo scioglimento, non hanno recitato nessun mea culpa, non hanno fiatato parola, tutto gli è scivolato a dosso come la pioggia che sfila lungo l’impermeabile.
E, quest’ultima, è la grande delusione che si unisce allo smarrimento, quello di vedere la sciattezza politica di chi, non è riuscito, a parlare in maniera chiara e franca alla città, dicendo le cose come stavano davvero, facendo sì che ognuno si assumesse le proprie responsabilità politiche, facendo in modo tale di alienare le mele marce dal sistema.
Invece no, tutto è rimasto come prima, anzi: tutto hanno cercato di occultarlo alla meno peggio affinché non apparisse alla vista ingenua del Popolo. Ma il popolo non è affatto ingenuo, non è rimasto quello di 20 anni fa, oggi la gente s’ informa, le notizie camminano non soltanto sui media ufficiali ma anche sulla rete, per cui, far riuscire delle infelici operazioni politiche è molto più difficile.
Io, da cittadino qualunque, soffrendo per quanto accaduto negli ultimi anni, nutrendo ancora la speranza per l’avvenire di un tempo migliore per i nostri figli, mi auguro che la città compia la giusta scelta, indicando come sindaco una persona libera, affidabile, trasparente e che ha sempre agito alla luce del sole, nel senso di essere un politico onesto e che non è compromesso con nessuno se non con la propria coscienza di dare una svolta vera, concreta, reale.
Formica