Si è conclusa oggi dinanzi al Tribunale di Rossano l’udienza preliminare a carico delle 39 persone arrestate il 31 luglio scorso nell’ambito dell’operazione antidroga denominata Fusion, in esecuzione dell’ordinanza cautelare emessa dal Gip di Rossano su richiesta del Procuratore della Repubblica dott.ssa Maria Vallefuoco.
Gli imputati sono per la gran parte coriglianesi e sono stati chiamati a rispondere del delitto di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish, mariuana e cocaina). Le indagini sono iniziate a seguito del grave episodio verificatosi il 21 giugno 2010 in cui si registrò la morte del giovane coriglianese Milizia Eros e condussero gli inquirenti a scoprire un vasto ed articolato traffico di stupefacenti.
La lunga udienza preliminare, iniziata il 14 marzo scorso, ha registrato la requisitoria del PM dott.ssa Vallefuoco che ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Il Gup, all’esito delle ultime discussioni del collegio difensivo, ha emesso sentenza di non luogo a procedere (perché il fatto non sussiste) nei confronti di Malagrinò Massimo (difeso dall’avv. Giovanni Zagarese e Aldo Zagarese ), Pagnotta Gianpino (difeso dall’avv. Antonio Pucci), Bonifiglio Franco, Sabino Francesco e Filadoro Pierluigi (difesi dall’avv. Francesco Oranges). Tutti gli altri, invece, sono stati rinviati a giudizio e verranno processati il prossimo 27 febbraio 2014.
Tre imputati hanno optato, invece, per giudizio abbreviato. Si tratta di Innacco Davide, Veronese Pasqualino e Di Domenico Vincenzo (difesi dall’avv. Pasquale Di Iacovo) che sono stati condannati il primo alla pena di anni 1 e mesi 8 e gli altri due alla pena di mesi 8 di reclusione.