“Cominceremo da subito con mettere i paletti alla spesa degli organi di rappresentanza del nostro Comune (Sindaco e Giunta). Lo Stato, con apposita normativa, fisserà poi i fabbisogni standard, ciò significa individuare la quantità efficace ed efficiente dei servizi da erogare ai cittadini
nelle funzioni che la Legge 42 considera «fondamentali» per i Comuni (amministrazione, polizia locale, istruzione pubblica, viabilità e trasporti, territorio e ambiente, servizi sociali). Gli standard individuati andranno poi finanziati e perequati al 100 per cento. Con quali risorse? Con i tributi propri del singolo Ente e un fondo perequativo ad hoc”.
È questo uno dei numerosi obiettivi programmatici che si prefigge il candidato a Sindaco Gioacchino Campolo e la Coalizione civica giovanile che lo sostiene, costituita da “Liberi Ausoni” e “Lista Sole”, in materia di federalismo municipale.
“Puntiamo tutto sull’autonomia fiscale. Al Comune andranno tutti i tributi immobiliari, rispettivamente n due tempi. All’inizio, la nuova Amministrazione si vedrà attribuire il gettito dell’Irpef sugli immobili e delle imposte ipotecaria, catastale, di registro e di successione, che si sommeranno ai 10 attualmente incassati con l’Imu sulla seconda casa. In un secondo momento, poi, l’Amministrazione potrà accorpare tutte le forme d’imposizione in un’unica tassa nella quale far confluire tutti gli altri “balzelli” già oggi comunali (dalla Tarsu alla Tia fino alla tassa di occupazione suolo pubblico). Il fine esplicito – spiega Campolo – è quello di semplificare la vita ai contribuenti che, al posto di 24 forme d’imposizione tra tributi, addizionali e compartecipazioni, potranno trovarsene davanti una sola. Da versare ad un unico referente: il Comune appunto, che in questa seconda fase si vedrà recapitare anche gli introiti della cedolare secca sugli affitti al 23 per cento. Dove non basteranno i tributi propri interverrà la perequazione. Poiché il gettito dei tributi immobiliari risulta molto diverso lungo lo Stivale, un Fondo Statale Perequativo si preoccuperà di riequilibrare le entrate fiscali tra le città più “ricche” e quelle più “povere” in modo da livellare i gettiti e garantire la copertura integrale dei fabbisogni standard su tutto il territorio”.
“Inoltre, intendiamo dar vita ad un Fondo di Solidarietà Comunale (FSC), capace di garantire una distribuzione equa delle risorse disponibili, frutto di disposizioni normative che, se applicate e gestite correttamente, saranno in grado di garantire una maggiore autonomia all’Ente locale nella gestione delle risorse stesse, con contestuale semplificazione per il cittadino contribuente. Ancora, lavoreremo su un altro strumento per reperire fondi aggiuntivi: l’emersione degli “immobili fantasma”, assai numerosi a Corigliano. Intraprenderemo una nuova strada che il nostro Comune – evidenzia Campolo – non ha mai voluto percorrere, e così si potrà accedere agli elenchi e alle mappe delle case sconosciute al fisco. Non si partirà da zero, poiché l’Agenzia del Territorio ha già censito le particelle non dichiarate. A quel punto l’Amministrazione dovrà inviare l’avviso di accertamento ai presunti proprietari e costringerli ad emergere dal “nero”. Riservandosi il diritto di scegliere se regolarizzare o meno le “abitazioni fantasma”, magari inserendo una variabile al Piano Strutturale Associato in via di redazione/approvazione”.
15 Maggio 2013
Coalizione per Gioacchino Campolo Sindaco
l’Ufficio Stampa{fcomments}{jcomments off}