La Politica, quella buona, pone al centro tutti e sostanzia la sua azione ispirandosi al rispetto della dignità di ciascuno. La Politica, quella giusta, riconosce la fragilità e le condizioni di svantaggio delle cittadine e dei cittadini, e sostiene azioni a garanzia delle pari opportunità per ciascuna e per ciascuno. La Politica, quella solidale, a garanzia dei diritti umani, promuove azioni di aiuto e sostegno ispirandosi al principio universale della fraternità.
I suindicati enunciati riassumono i principi delle Politiche Sociali che abbiamo in mente e ai quali orientiamo il nostro lavoro e che rappresentano lo sfondo del Piano di Sviluppo Sociale.
Il Piano di Sviluppo Sociale è il contenitore di detti principi ispiratori, delle valutazioni di contesto e dei progetti necessari alla definizione e realizzazione della Politica Sociale, che l’Amministrazione ad essere si prefigge di costruire e di portare a termine entro la conclusione del mandato. Gli interventi, le azioni, le iniziative avranno, alcuni, carattere di innovatività , altri, di continuità rispetto all’esistente, e, altri ancora , da anni accantonati, saranno ripristinati. Obiettivo del Piano è quello di garantire azioni di coesione e di inclusione sociale, da realizzare nel rispetto delle regole e della massima trasparenza, per l’affermazione della cultura della legalità coniugata con quella della coesione sociale.
Nell’attuale contesto sociale, caratterizzato dalla precarizzazione del lavoro, dall’’impoverimento dei cittadini e delle famiglie, dalla scomposizione delle famiglie, dal pluralismo culturale ed etnico, il ruolo del Comune, dell’Istituzioni, del Terzo Settore, del privato sociale e delle imprese, delle forze sindacali, di tutta la Corigliano impegnata, nonché delle forze delle Città vicine, deve essere quello di riconoscere e di accompagnare le cittadine e i cittadini, sviluppando la massima alleanza e solidarietà per la promozione della persona e il sostegno alla sua autonomia. Impegno dell’Amministrazione comunale sarà quello di istituire un “Patto di Alleanza” e il “Forum delle Politiche Sociali”.
Inoltre, poiché le forme di disagio sociale hanno natura complessa ed articolata, un serio approccio alla loro risoluzione non può prescindere da modalità interdisciplinari, nonché da connessioni a vari livelli istituzionali per aggredire le problematiche dei soggetti deboli da tutte le angolazioni.
In tale prospettiva si promuoverà l’integrazione tra le Politiche Attive del lavoro, specie quelle rivolte alle fasce deboli, e le Politiche sociali.
A tal fine saranno promosse connessioni intersettoriali all’interno del Comune stesso, connessioni interistituzionali, in primis con la Provincia, e con il mondo del privato sociale e delle imprese per la definizione comune in materia di welfare locale, per il procacciamento di risorse e per il finanziamento delle iniziative a carattere sociale.
Il Piano di zona, di cui alla Legge 328/2001, rappresenta il modello di riferimento per la programmazione delle Politiche Sociali.
Sulla base di tale modello, si predisporranno i Piani d’Intervento delle Politiche Sociali, i cui cardini sono:
– la concertazione tra tutti i soggetti pubblici e privati per la definizione degli stessi;
– l’affermazione del principio dell’ universalità degli interventi da garantire a tutti cittadini in forma integrata;
– le seguenti priorità strategiche: Famiglia e sostegno alla responsabilità familiare, Minori, Disabili ed Anziani.
Nell’attuale contesto sociale il pluralismo delle culture , delle condizioni di vita, delle scelte , delle idee, dei modi di essere , degli orientamenti sessuali segna la contemporaneità e l’arricchisce.
La grande sfida che ci poniamo è rivolta al superamento di tutti i pregiudizi, di ogni forma di razzismo e all’affermazione di un atteggiamento, trasversale a tutti gli ambiti, realmente teso all’interazione positiva. In questa direzione, l’Amministrazione comunale si impegnerà a promuovere azioni di informazione , sensibilizzazione e formazione, rivolta principalmente agli operatori di settore, pubblici e privati, nonché alla cittadinanza tutta, per l’avvio di un reale processo di cambiamento culturale.
DISABILITA’
In linea con i principi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, l’azione programmatica si prefigge di favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni più rappresentative nei processi relativi alla loro inclusione sociale. Sarà ricostituito il “Coordinamento sulla disabilità”, e si aderirà al Protocollo d’Intesa “Adozione ai principi e alle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione ed il miglioramento delle Politiche Sociali nel territorio della Provincia di Cosenza”, stipulato dalla Provincia di Cosenza, d’intesa con ANFFAS Onlus di Corigliano Calabro e con l’Associazione “ Infanzia e Adolescenza G.Rodari”.
D’intesa con le ASP, il Comune predisporrà i Piani Individuali, di cui alla legge 328/2001, nell’ambito della presa in carico globale ed integrata delle persone disabili in situazione problematica complessa e, in via sperimentale, i Progetti di Vita Indipendente per i disabili con capacità di autodeterminarsi.
Saranno ricercate e individuate forme di finanziamento per la creazione e gestione di strutture residenziali e semiresidenziali per disabili: Centri Diurni e Casa famiglia Dopo di Noi.
Peculiarità di questa Amministrazione sarà quella di designare un consigliere comunale attento alle Politiche della Disabilità
Interesse dell’Amministrazione sarà quello di promuovere l’avvio delle attività del Centro Specialistico per disabili, sito in via Aldo Moro, e attualmente inutilizzato.
ANZIANI
Nell’ambito della più ampia strategia di Azione e Coesione (PAC), di cui alla delibera CIPE del 26 ottobre 2012 n. 113, sarà predisposto, in sinergia con le ASP, al fine di garantire l’integrazione socio-sanitaria, il Piano d’Intervento Distrettuale relativo a Servizi di cura per gli anziani, attraverso il quale realizzare le seguenti azioni:
– Potenziamento quantitativo e qualitativo dell’assistenza domiciliare e delle seguenti prestazioni correlate: trasporto e accompagnamento, aiuto domestico, igiene personale, attività socio-pedagogica, prestazioni diagnostico terapeutiche.
– Creazione di una rete di servizi agli anziani che veda cooperare in maniera sinergica la rete dell’assistenza domiciliare, i centri socio-culturali e quel mondo dell’associazionismo e del volontariato che si occupa di socializzazione degli anziani;
– Attivare incontri informativi, in accordo con l’ASL, sulla prevenzione di malattie per la tutela della salute dell’anziano;
– Progetti specifici che mirino ad accrescere il benessere psico-fisico dell’anziano attraverso attività sportive, ricreativo-aggregative e cure termali;
– Puntare al coinvolgimento di questa fascia demografica come supporto in determinati servizi comunali al fine di accrescere nell’anziano quel sentimento per lui importantissimo di appartenenza e utilità al tessuto sociale, contrastando vissuti di emarginazione.
FAMIGLIA E MINORI
Le scarsissime o inesistenti risorse destinate per le multiproblematicità che investono oggi minori e famiglie devono richiamare la futura Amministrazione comunale ad un impegno davvero consistente in questa direzione, attraverso:
– Osservatorio minori e famiglie a rischio: un tavolo permanente costituito da figure esperte istituzionali, responsabili educativi e mondo del Terzo Settore.
– Politiche tariffarie e tributarie necessarie a garantire equità, sostegno e solidarietà;
– Rafforzamento della rete dei servizi scolastici ed educativi, al fine di favorire il diritto allo studio anche per le fasce deboli;
– Punti Ascolto che attraverso la collaborazione tra soggetti del Terzo Settore e professionisti del mondo psico-socio-educativo si offrano come soggetti accompagnatori delle fragilità e a supporto delle Scuole ( genitori e alunni) per la prevenzione di situazioni a rischio di devianza e per evitare l’abbandono scolastico;
– Iniziative tematiche volte a migliorare e facilitare le capacità genitoriali;
– Eventi specifici nelle piazze e nei parchi comunali per far vivere ai bambini, e di conseguenza alle loro famiglie, particolari momenti di aggregazione, caratterizzati da attività culturali, ricreative e sportive
INTERVENTI DI EMERGENZA SOCIALE
In un contesto sociale di fortissima precarietà, economica, lavorativa, esistenziale, un piccolo aiuto tempestivo in alcune situazione di estrema emergenza può ridurre notevolmente l’impatto negativo sia sulla persona e il suo eventuale sistema familiare, sia sulle risorse economiche dell’Ente.
Risulta dunque estremamente importante attivarsi per ridare consistenza al Fondo di Solidarietà Sociale per le emergenze, solitamente utilizzato per: contributi al canone di locazione e per le spese accessorie, reddito minimo di inserimento, continuitá della vita familiare e domestica, spese di trasporto, adattamento di mezzi di locomozione, partecipazione sociale, prestazioni economiche per persone anziane e per persone non autosufficienti.
IMMIGRAZIONE
Approcciando tale tematica è fondamentale fare una macrodistinzione tra il fenomeno dei migranti stagionali e quello invece degli stanziali.
Fenomeno stagionali: un afflusso di circa 4-5 mila migranti provenienti dai paesi dell’Est Europa e del Nord Africa impiegati per circa 3 mesi come braccianti agricoli in quella che è una delle realtà agrumicole più importanti d’Italia: la sibaritide.
Stime non ufficiali calcolano che circa 4 mila di essi vivono in condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza abitativa spesso molto precarie, senza alcun contratto di locazione e con prezzi notevolmente elevati rispetto a quelli di mercato.
Poche centinaia di loro non riescono ad usufruire neanche di tali condizioni e si vedono costretti a dormire nei campi, in riva al mare o sotto i ponti delle nostre strade.
Risulta dunque affrontare in maniera programmatica, seria ed umana tale problematica attraverso:
– Attraverso la cooperazione con la Diocesi e le associazioni, individuare una struttura di riferimento per le primissime emergenze e l’accoglienza temporanea, dotata di circa 30 posti letto;
– Sostegno a progetti finalizzati alla mediazione abitativa;
– Garantire assistenza sanitaria mobile con l’aiuto di organizzazioni umanitarie specializzate (Croce Rossa Italiana, Medici Senza Frontiere, Emergency).
Stranieri residenziali: la nostra Città ha visto da circa vent’anni una massiccia e crescente presenza di persone e famiglie non autoctone, flussi costanti in entrata
ed in uscita di nuove popolazioni, una straordinaria ricchezza culturale, un enorme contributo spesso al sistema economico, lavorativo e assistenziale della nostra comunità.
Circa 3000 abitanti, concittadini di origine non italiana, oggi meritano l’attenzione e il rispetto da parte della nuova Amministrazione comunale, la quale necessariamente dovrà impegnarsi verso:
– Osservatorio Integrazione: tavolo permanente di concertazione tra forze sociali, istituzioni e liberi cittadini stranieri, per programmare ed attuare interventi virtuosi finalizzati ad una migliore convivenza nel territorio;
– Sostegno ad associazioni e comitati la cui attività va nella direzione di migliorare percorsi di integrazione, accoglienza, accompagnamento, informazione, alfabetizzazione e sostegno all’istruzione di adulti e minori stranieri;
– Attività sinergica tra istituzione comunale, sindacati, prefettura e forze dell’ordine sulle problematiche del caporalato e della tratta;
– Promozione di interventi e progetti miranti allo scambio interculturale e alla sensibilizzazione della cultura dell’accoglienza.
ASILO NIDO
Nell’ambito della più ampia strategia di Azione e Coesione (PAC), di cui alla delibera CIPE del 26 ottobre 2012 n. 113, sarà predisposto il Piano d’Intervento per il miglioramento della qualità dei Servizi per l’Infanzia ( Asilo Nido Comunale ). Le azioni fondamentali punteranno su:
– ampliamento dell’offerta formativa;
– allungamento della fascia orario;
– contribuzione delle spese relative al personale esterno;
– rimborso spesa- retta;
– interventi di ristrutturazione dei locali.
SANITA’ e INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
Sicurezza, protezione e vivibilità attengono anche alla promozione della salute e alla prevenzione della malattia, da conseguirsi attraverso la diffusione del benessere e la cura della persona, la lotta all’inquinamento ambientale, l’assistenza sociale. Al fine di raggiungere obiettivi ci proponiamo:
– l’integrazione propositiva all’interno delle Conferenza dei Sindaci e la piena collaborazione con la Direzione dell’Asl al fine di perseguire il miglioramento dell’offerta sanitaria nel territorio mediante l’uso razionale delle risorse;
– la creazione nelle frazioni (Scalo, Catinella, Schiavonea, Piana Caruso) di Centri Prelievo.
– la proposizione della istituzione di Unità Infermieristiche Territoriali anche attraverso il dialogo con le Associazioni di Volontariato.
– l’azione di concerto con Sindaci dei Comuni limitrofi, coincidenti con il Distretto Sanitario, per avviare un atto integrato che abbia come obiettivo il miglioramento della fruizione dell’offerta sanitaria.
– la collaborazione a tutti i livelli con la D.G. dell’Asl per la gestione delle procedure di possibile competenza comunale per la realizzazione dell’Ospedale Unico della Sibaritide.