Prima di entrare nel merito delle tematiche e problematiche relative alla Città di Corigliano, una premessa risulta necessaria.Il comune di Corigliano opera in un area geografica strategica, vasta ed omogenea che richiede interventi coordinati tra tutte le amministrazioni comunali e le istituzioni di livello superiore.
Indipendentemente dalla probabile abolizione delle Province, risulta di notevole importanza l’istituzione di un Coordinamento per l’intera sibaritide, finalizzato a programmare ed affrontare le problematiche relative allo sviluppo socio-economico, all’ambiente, alle infrastrutture ed alla mobilità.
La nostra Amministrazione comunale dovrà spendersi in questa direzione nella consapevolezza che solo l’unione delle forze e delle proposte condivise sui temi suddetti potrà rompere lo stato di isolamento e abbandono che da tempo persiste per questo territorio. In questa ottica, particolare importanza assume l’Area Urbana Corigliano-Rossano che dovrà essere il catalizzatore per lo sviluppo e l’ammodernamento dell’intera area geografica.
URBANISTICA
L’ambiente è il bene primario fondamentale in cui viviamo e operiamo; in esso vivranno e opereranno le future generazioni.
L’Amministrazione Comunale deve programmare le sue attività e quelle dei singoli cittadini nel rispetto dell’ambiente che è unico, non ha ricambi e guarisce le sue ferite con difficoltà e con tempi molto lunghi.
Gli abusi edilizi, nella misura in cui sono fatti nel nostro comune, costituiscono un grave sfregio per l’ambiente in quanto consumano SENZA REGOLE il territorio e richiedono ulteriori interventi per i servizi necessari ( fognature, reti idriche, energia elettrica, ecc.).
La lotta all’abusivismo deve essere dunque una priorità, portata vanti attraverso le seguenti azioni:
1) Definizione dei casi di abusivismo edilizio pregresso nel rispetto di quanto prescrive la legge al momento della scelta dell’Amministrazione Comunale;
2) Prevenzione, attraverso la costituzione di un ufficio ad hoc, per il controllo del territorio mediante Telerilevamento Satellitare con cadenza periodica ravvicinata; tale monitoraggio consentirà interventi di ripristino dello stato dei luoghi e di bonifica in caso di abusi edilizi e ambientali in atto;
3) Controllo preventivo di tutti i frazionamenti di terreno finalizzati a lottizzazioni abusive e irrorazione di adeguate sanzioni economiche.
Una nuova programmazione urbanistica deve essere capace di tendere ad annullare il consumo di nuovo suolo per edilizia; occorre spostare gli investimenti privati e pubblici necessari in questo campo verso la riqualificazione dell’esistente in termini di vivibilità e di consumi energetici, il recupero, la messa in sicurezza
sismica e idrogeologica, la creazione dei servizi e di spazi pubblici, come parcheggi , spazi verdi, luoghi di aggregazione sociale, viabilità, reti idriche e fognarie; il tutto in un’ottica di salvaguardia ambientale.
Il PSA (Piano Strutturale Associato), in via di definizione, dovrà tenere conto di queste esigenze e dovrà indicare gli strumenti operativi di intervento, introducendo le necessarie elasticità e semplificazione degli interventi, per il recupero degli standard necessari, per una viabilità ottimale nei centri abitati e attorno ad essi e in definitiva per rendere più vivibili i nostri luoghi.
LAVORI PUBBLICI
Nel campo dei Lavori Pubblici la priorità deve andare ad opere di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio esistente e alla creazione di standard di vivibilità per i cittadini. La riqualificazione dei luoghi pubblici avrà tra l’altro anche un funzione di crescita economica, contribuendo essa in modo sostanzioso al richiamo turistico nel nostro territorio.
In particolare bisogna completare e rendere fruibili una serie di opere già avviate e che marciano con difficoltà:
– Strada Ospedale – Via 24 Novembre e palazzo Bianchi;
– Piazza Salotto allo Scalo;
– Ridisegno del Lungomare di Schiavonea;
Il comune dovrà procedere immediatamente alla redazione di una completa mappatura delle opere pubbliche in costruzione o in fase di progettazione/appalto sul territorio comunale, inserendo anche quelle di enti ed istituzioni extracomunali. Ciò allo scopo, partendo dallo stato dell’opera stessa, di individuare ogni intoppo, problematica o difficoltà che ne impediscano la realizzazione. Si potrà in questo modo, mettere mano ad opere incompiute, in stato di fermo dei lavori, non ancora partite o appaltate per ragioni diverse.
Per esemplificare elenchiamo qui le opere a cui ci riferiamo considerando che per ognuna di esse, l’Amministrazione Comunale deve avere una piena responsabilità ed un assillo costante per la sua realizzazione e per la qualità delle opere che si rendono disponibili alla fruizione dei cittadini. Non dovrà più accadere quanto troppo spesso si è dovuto registrare per opere incompiute, progettate e mai partite, per opere pure completate ma realizzate in spregio delle minimali verifiche di qualità, di sicurezza e di economicità di un investimento:
– Investimenti nelle scuole cittadine, a partire dalla realizzazione del Liceo Classico
– Nuovo ospedale della sibaritide;
– Contratto di quartiere a Schiavonea;
– Finanziamenti PISU per: Via Nazionale e Piazza Salotto; Water Front lungomare Fabrizio; lungomare Madonnina/Coriglianeto; incubatore imprese consorzio agrario Cantinella;
– Ostello della gioventù;
– Ristrutturazione monastero Clarisse per sede museale;
– Depuratore consortile.
Inoltre particolari riflessioni dovranno interessare le seguenti opere:
– Tangenziale che da Villaggio Frassa porta all’ingresso di Via Iacina (Ospedale), aggirando lo Scalo e la Cittadella degli Studi di Torre lunga e passando per il Cimitero;
– Ampliamento e ammodernamento del Cimitero, con la costruzione al suo interno di un impianto per la cremazione delle salme e per i servizi relativi;
– La creazione del Polo Fieristico;
– L’Autostazione allo Scalo e a Cantinella e aree di sosta per i pulman negli altri centri abitati;
– Pista ciclabile e pedonale di collegamento tra Corigliano Paese, Scalo e Schiavonea via Coriglianeto;
Particolare attenzione in questo senso va rivolta al Centro Storico, memoria della comunità e custode dell’identità collettiva. Tra gli interventi prioritari:
– Recupero dei locali del vecchio Municipio (presso Chiesa S. Pietro) a fini sociali;
– Recupero dell’edificio scolastico delle Clarisse e dei locali della ex-Pretura;
– Definizione nuovo punto di accesso al Centro Storico.
Un impegno concreto infine va preso per l’istituzione di un Osservatorio delle Opere Pubbliche con lo scopo di monitorare sinteticamente ogni singola opera mettendo in evidenza i punti critici e le loro motivazioni, rendendo il tutto visibile per i cittadini in rete.
GESTIONE RIFIUTI
La Direttiva Europea 99/31/CE esprime chiaramente un sorta di “gerarchia dei rifiuti”, ovvero stabilisce le priorità da seguire nelle scelte per la gestione dei rifiuti:
1) I primi interventi da attuare devono puntare alla diminuzione dei rifiuti alla fonte e a politiche virtuose sulla produzione dei stessi;
2) Al secondo posto interventi verso il riciclaggio dei rifiuti e il loro riutilizzo come materie prime-seconde;
3) Al terzo posto, interventi di recupero di energia (tramite combustione negli inceneritori);
4) Al quarto e ultimo, il ricorso alla discarica.
Sempre la Direttiva Europea 99/31/CE imponeva a tutti i Paesi Comunitari il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata entro fine 2011 con proroga poi a dicembre 2012. L’Italia si attesta al 48%, ma frazionando questo dato nelle diverse aree geo-politiche dell’Italia abbiamo: Nord-est 68%, Nord-ovest 62 %, Centro 34 %, Sud 25%. Corigliano Calabro si attesta ad un misero 16,38% (Dato Ecoross a maggio 2012).
Tantissimi dubbi sorgono leggendo il Capitolato della Stazione Unica Appaltante della regione Calabria e il contratto tra il Comune di Corigliano Calabro e la ditta Appaltatrice.
In essi infatti non si trovano contenute interventi virtuosi, fatta eccezione per piccolissimi interventi meritori riguardanti la raccolta differenziata della carta.
I dati fine 2012 ci attestano ad un riciclo solo del 18%.
Il Comune di Corigliano Calabro produce annualmente circa 17.000 tonnellate di RSU. Conferire in discarica tale quantitativo ci costa circa 1.600.000 euro.
Una raccolta differenziata al 70% facilmente raggiungibile in 2-3 anni con la modalità “porta a porta” permetterebbe di risparmiare circa 1.120.000 euro all’anno, più che sufficienti ad assumere le circa 35 unità lavorative in più necessarie per avviare e consolidare la modalità di raccolta “porta a porta” secondo il piano da noi strutturato.
A ciò vanno aggiunti tra i 150.000 e i 200.000 euro derivanti dalla vendita delle materie prime seconde agli appositi consorzi e i circa 200.000 euro eventualmente recuperati qualora il Comune di Corigliano Calabro riuscisse a dotarsi di una propria discarica, già a suo tempo individuata e approvata dalle Commissioni Regionali e Provinciali in c/da Cotrica.
Dunque circa 350.000-400.000 euro di risparmio per le casse comunali che potrebbero diventare risparmi nelle imposte sui rifiuti (circa 40 euro a famiglia) o altrimenti fondi di questi tempi più che necessari per le casse comunali.
Una gestione virtuosa dei rifiuti significa dunque per il nostro comune: enormi vantaggi ambientali, di decoro urbano, igienico-sanitari, economici e soprattutto lavorativi.
Tale gestione virtuosa non può che poggiare sulle 3R: riduci, riusa, ricicla.
Riduci quello che usi.
– Vademecum acquisti per ridurre la quantità di materiali che entrano ed escono dalle nostre case;
– Piccoli incentivi per quelle attività virtuose che riducono la produzione di rifiuti alla fonte (negozi di detersivi alla spina, negozi che boicottano l’uso di sacchetti di plastica per la spesa, ecc.).
Riusa quello usi.
– Second Life: area del riuso nella quale far convergere tutti gli oggetti non più utilizzati ma che potrebbero tornare utili ad altri cittadini o riconvertiti per nuovi
utilizzi. Un centro attrezzato che possa ospitare anche scolaresche per una corretta educazione ambientale che potrebbe sorgere all’interno dell’Isola Ecologica (già finanziata e in fase di avviamento) presso l’autoparco comunale.
Ricicla quello che usi.
– Raccolta differenziata spinta con modalità “porta a porta”;
– Isola ecologica: centro di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in raggruppamento per frazioni omogenee al fine del trasporto agli impianti di recupero e trattamento o di vendita ai rispettivi consorzi. Inoltre, area per la raccolta di qualsiasi tipo di rifiuto ingombrante, riciclabile e/o pericoloso che non possa essere raccolto attraverso il “porta a porta”;
– Centro di Recupero e Trattamento (previo lavoro di rete con altri comuni del territorio e attraverso eventuali finanziamenti regionali, ministeriali o europei) all’interno del quale convogliare gli RSU adeguatamente differenziati della provincia, trasformandoli in materie prime seconde grezze o riutilizzabili in loco per la produzione di nuovi prodotti.