Le premesse:
Dobbiamo scegliere l’impegno diretto. Se si vuole la “rivoluzione” dello status quo, bisogna stare tutti insieme in prima linea, le parole d’ordine sono “partecipazione”e “trasparenza”, altrimenti niente cambia e la rassegnazione e lo sconforto si impossessa dei nostri animi propagandosi per l’intero territorio.
Abbiamo la possibilità di rialzare la testa e di partire da qui ed ora riprendere in mano il nostro futuro. La parola magica è insieme. Insieme ce la possiamo fare, possiamo ricostruire a partire dalle cose semplici e normali e per le quali giornalmente soffriamo ed alle quali forse ci siamo addirittura abituati.
Vogliamo costruire una comunità solidale, attenta alle necessità di uno sviluppo sostenibile, nella quale siano rispettati i diritti delle persone e le diversità vengano considerate dei valori.
Pretendiamo rispetto per il territorio, rispetto per le nostre risorse che, abbiamo capito, non sono infinite.
Sogniamo una Corigliano bella, accogliente ed equo – solidale, che operi per la salvaguardia dei diritti delle persone, dalla casa al lavoro, all’istruzione, alla salute. Una comunità accogliente in cui ci sia possibilità di confronto e di crescita culturale sui temi fondamentali quali quello della pace, dell’integrazione di diverse culture, della solidarietà sociale e della qualità della vita, e non a una Corigliano in cui prevalgono gli interessi corporativi e la prevaricazione del più forte sul più debole, in cui la politica rappresenti solo interessi particolari.
Cominciamo a lavorare, insieme, affinché la normalità torni nelle nostre vite e tutti i cittadini possano partecipare alle scelte che nel bene o nel male in comune si fanno, diventando protagonisti della cosa pubblica.
Ci impegniamo in prima persona, pertanto, a mettere le nostre capacità e la nostra determinazione al servizio della collettività per dare concreta attuazione ai principi che hanno ispirato questo programma e la nostra voglia di realizzarlo.
14 punti per fare di Corigliano una “CITTA’ NORMALE”:
1. Sviluppo: La città come volano per nuove prospettive di sviluppo e scelte strategiche europee;
2. Urbanistica: fermare il consumo del territorio, uso solo per servizi, controllo del PSA;
3. Ambiente: dobbiamo conservare l’ambiente da consegnare alle nuove generazioni dalle quali lo abbiamo in prestito; Siamo a favore della raccolta differenziata e successivamente innescando il sistema così definito di rifiuti zero;
4. Opere pubbliche: progetti Europei con obiettivi: servizi e qualità della vita, utilizzo tecnici locali;
5. Mobilità: ripristino ferrovia nazionale, metro leggera, navette e micro mezzi per il centro storico;
6. Manutenzione: settore prioritario con controllo del territorio, priorità: il rispetto del cittadino utente;
7. Finanza locale: no al dissesto finanziario e via al bilancio partecipato equilibrato tra spese e servizi;
8. Patrimonio Comunale: Monitoraggio e catalogazione, rideterminazione della rendita dei beni;
9. Struttura Comunale: riorganizzare gli uffici a misura di cittadini-utenti; Ente a fianco del cittadino.
10. Solidarietà, servizi sociali: saranno purtroppo in futuro i settori cui prestare maggior attenzione;
11. Utilizzo gratuito delle strutture pubbliche: abbiamo pensato, ad esempio, alle palestre scolastiche, che nei mesi estivi, quando le scuole sono chiuse, rimangono inutilizzate
12. Sicurezza e legalità: attueremo politiche scolastiche contro la violenza e per la cultura della legalità a partire dalla casa comune, mai più ombre sulla nostra trasparenza!
13. La città antica: l’impegno è riportare in essa la vita economica con patti tra privati e pubblico per avviare progetti finalizzati come il paese albergo e similari, con interventi rispettosi delle radici.
14. Schiavonea, il mare e la montagna: puntare alla riqualificare della offerta urbana per gli abitanti che non devono vivere solo “una stagione”, predisponendo i servizi per un turismo sostenibile e di qualità.
MARIO GALLINA