Egregi concittadini, una manciata di giorni ci separano dalle elezioni amministrative. Tanti sono i candidati che concorrono alla carica di Sindaco e tanti a quella di consiglieri comunali. Tralasciando i motivi, le ambizioni, i giochietti che stanno dietro a tutte le candidature, spero che tanti coriglianesi abbiano avuto modo di fermarsi un attimo e concretizzare alcune riflessioni, che, per fortuna, scaturiscono naturalmente.
Leggendo i programmi elettorali delle diverse fazioni, facilmente reperibili sul sito istituzionale del Comune, si possono riscontrare tante proposte, alcune irrealizzabili già oggi e dunque mera demagogia, altre davvero interessanti perchè, a mio modesto parere, semplici da attuare e che potrebbero dare benefici a tutti.
Non vorrei soffermarmi su questo punto però, poichè, a differenza delle elezioni politiche dove la scelta ricade la maggior parte delle volte su delle scelte programmatiche di governo (e su questo punto si potrebbe anche discutere), le elezioni amministrative sono ben altra cosa.
La scelta elettorale che i cittadini sono tenuti ad esprimere si riduce, purtroppo, ad una mera selezione tra personaggi che per un motivo o per un altro si sono resi protagonisti di qualche favore nei loro confronti.
In Italia questa prassi viene definita come voto di scambio, perchè, in qualche modo, il cittadino non è una libero di scegliere convintamente. La demcorazia è ben altra cosa.
Altro domanda alla quale i cittadini dovrebbero rispondere, prima di esprimere la loro preferenza, è questa: i signori Tizio o Caio sono degni di essere eletti a coprire qualche carica amministrativa? (consigliere comunale, sindaco o assessore fa poca differenza).
Nessun coriglianese onesto e libero sarà felice di sapere che come consigliere comunale, sindaco, assessore, ecc. potrebbero venir eletti o nominati personaggetti indegni sotto tanti punti di vista.
La disoccupazione ed il lavoro nero sono ormai prassi a Corigliano, di tanti è la colpa. E cosa succede a Corigliano? Eleggiamo chi favorisce il lavoro nero, chi ti gonfia la busta paga e ti chiede la restituzione dei tuoi soldi, chi ti paga ogni tre mesi perchè c’è la crisi però nello stesso istante compra case, automobili, cellulari a mogli, amanti, ecc, chi ti sfrutta e magari si sente anche un signore. La colpa più grande di questa nostra Calabria e del nostro territorio in particolare non è la mancanza di lavoro. Il lavoro ci sarebbe eccome, se ad offrirlo ci fossero persone degne.
La colpa di noi coriglianesi, in questo caso, è il voler vivere degnamente e senza problemi, a volte ricorrendo anche a piccoli escamotage (un certificato, una “carta al comune come dicono tanti”). Specifico subito, a scanso di equivoci, che non tutti gli imprenditori, i professionisti ed i candidati che si sono presentati sono disonesti, ci mancherebbe. Alcuni, però sono davvero improponibili ed impresentabili. Spero che gli impresentabili ricevano le risposte che meritano dalle urne e nello stesso rinsaviscano e si facciano da parte, per il bene di Corigliano.
Per le prossime amministrative spero che ogni coriglianese faccia le dovute riflessioni prima di esprimere una preferenza. Buone elezioni amministrative a tutti.