Non basta avere trent’anni per essere giovani, e questo (specialmente) in politica è più di una semplice verità. Ci sono giovani che sono da anni che militano nei partiti senza avere mai espresso nulla di concreto; ci sono giovani che per anni hanno guidato la macchina e portato la valigetta al potentato-politico di turno e questo è stato il loro migliore esercizio di militanza politica;
ci sono giovani che sono cresciuti all’ombra dei soliti marpioni politici acquisendo la loro stessa mentalità, la loro stessa “grettezza” politica, il loro stesso agire “furbesco” che a trent’anni li ha resi già vecchi. Vecchi come i loro maestri/maestre che il tempo ha reso, politicamente parlando, come impresentabili al cospetto degli elettori.
La parola “GIOVANI”, che sempre di più viene strattonata di qua e di là, da destra, da centro, da sinistra, da Movimenti e associazioni politiche, in questa città, ogni qualvolta che sono le elezioni, finisce non solo per essere strumentalizzata da queste “Entità politiche” per un mero fine elettoralistico, ma viene sbeffeggiata, inverosimilmente, in nome del proprio tornaconto politico, e quindi usata in modo speculativo, proprio dai giovani, quei giovani che scalpitano e bramano per il potere.
Questi sono i giovani che sono cresciuti, per tanti anni, alla corte del potere politico plaudendo i loro mentori. Questi giovani, pur avendo trent’anni, non sono giovani ma vecchi; vecchi nell’anima, nel loro muoversi, nel loro atteggiarsi da leader, nel loro pensare arguto, nel loro agire mediocre. Questi giovani-vecchi non sognano, non sono capaci di sognare. L’unica cosa che sono capaci di sognare è il potere, e non ambiscono a nulla se non alla mera fama incoronata dal semplice successo personale.
Tra poche settimane si vota e sono tanti i cittadini che sognano l’inizio di un nuovo percorso politico-amministrativo per la città, ma, e sono tanti, coloro che intravedono, in questa prossima tornata elettorale, una occasione propizia per incoronare il proprio sogno, la propria ascesa personale verso il potere. E questo a discapito, un’altra volta, della città.
E questa è la ragione per la quale invito tutti i cittadini elettori a diffidare da coloro che si presentano come il nuovo, come coloro che propongono la “svolta generazionale” in nome del cambiamento. Questi giovani, senza sogni e speranze, che sognano il potere e basta, che sono sospinti non dall’utopia di un ideale ma da una becera ambizione, non possono rappresentare nessuna svolta, nessun cambiamento.
Questi giovani vecchi, capaci di vivere solo la movida, senza alcuna preparazione culturale, senza competenza specifiche, dopo che sono passati sui cadaveri dei loro maestri, dopo che le loro maestre sono state “forzatamente” dismesse dalla politica, possono rappresentare e incarnare al meglio solo il grande inganno. E non cittadini, a queste prossime elezioni, non possiamo permetterci di sbagliare votando per l’inganno, votando per quei giovani-vecchi, votando magari proprio per quei giovani che fino a ieri criticavano i partiti e oggi, sfruttando la bufera di polvere, il caos che qualcuno, a poche ore dalla presentazione delle “liste”, ha artatamente sollevato in qualche segreteria di partito. Sarebbe una iattura. La città deve riconquistare la sua libertà votando liberamente e guardando il profilo del candidato a sindaco, che sarà il garante di una buona azione politico-amministrativa.
I giovani “dabbene”, quelli che fanno politica in nome di un ideale vero, quelli che fanno politica in nome di un sogno di “redenzione” e di rilancio della propria Corigliano, non solo hanno un profilo politico cristallino, non solo hanno un passato politico limpido, non solo il loro nome non è mai stato chiamato dai tribunali a testimoniare su niente, non solo sono ignoti alle aule di giustizia, non solo non sono mai stati citati da “pentiti” di mafia ma sono veri, concreti; sono giovani, non sono giovani vecchi. Per essere giovani non occorre avere solo una buona data anagrafica, ma bisogna avere una buona carta d’itentità o, se vogliamo, un buon curricola.
Bellerofonte