Spiegare alla città di Corigliano come mai una persona come me si ritrovi da attivista socio-politico di un comitato cittadino a candidato a Sindaco è alquanto complesso. Tuttavia cercherò, brevemente , di chiarire. Ho nella mia, seppur, breve vita realizzato quanto le mie facoltà e le mie capacità mi hanno finora permesso.
Altre cose, quali ad esempio la mia famiglia d’origine ed ovviamente i miei fratelli, non è stato possibile sceglierle . Ma va da sé che sono orgoglioso dei miei genitori e di essere fratello di Antonio, Marisa ,Katia ,Sabrina, Gianluca, Valentina. In fondo non cambierei nulla di ciò che sono e non ho la cattiva abitudine di rinnegare le scelte fin qui fatte: giuste o sbagliate. Tra queste l’aver costituito un comitato, “Coriliani”, che da 7 anni opera in modo straordinario sul territorio coriglianese. Ritengo sia questa idea civica una delle cose più belle e costruttive realizzate nella mia vita. Tuttavia devo convincermi, oggi, che un progetto politico e sociale per la città di Corigliano è qualcosa di molto diverso. Ovvero di molto complesso ed articolato , e che il mio pensiero e lo stesso mio operato sono certo molto distanti per poter ovviare al circostante. Qualcuno direbbe che questo mio sentire è ambizioso, io dico possibile. Nell’ipotesi- ad esempio- di fornire mezzi all’avanguardia e applicazioni normative che faciliterebbero celermente e di molto il rapporto cittadino- pubblica amministrazione e con risparmi notevoli, mi rendo conto che avere un progetto non basta, fosse anche il migliore. Un progetto per essere realizzato ha bisogno d’incarnarsi non solo in colui che lo presenterà alla Città ma in un gruppo che si spende per quel progetto, e che crede fermamente che una tale azione sia di aiuto alla comunità. Devo, così, tuttavia e con rammarico constatare che anche volendo armarmi di santa pazienza e di buona volontà non si è ancora pronti ,come cittadini attivi e di “Coriliani “, per offrire alla Città un modello politico adeguato al fine di promuovere un percorso amministrativo e civico corretto ed efficiente: virtuoso. Una simulazione digitale seppur studiata nei minimi dettagli di un’ amministrazione efficace e aperta resta pur sempre un tentativo virtuale e non reale. Un progetto è ,dunque, anche questo … attendere e saper attendere i tempi e gli uomini giusti affinché tale nuova condizione possa essere di crescita sociale e non d’impiccio, o peggio, strumentale. Resto come persona , quindi, in attesa di un mondo a venire, seppur mi appresto a costruire quanto è già nelle mie possibilità con uomini e donne che si sono spesi finora per tale programma socio-politico. Rinvio,quindi, a prossime elezioni una mia eventuale partecipazione.
Mi sento infine di esplicitare all’amico e giornalista Luca Latella quanto segue: se un giornale come “il Quotidiano” pensa di vendere copie sciacallando sulle mie questioni familiari credo che si è molto lontani da una informazione etica. Non escludo d’altro canto che ci può anche stare un’ informazione che illustri i miei fratelli ed i miei natali … difatti, così come detto in premessa, io non rinnego nulla di quel che sono.
Ad maiora semper
Alfonso Caravetta{fcomments}{jcomments off}