Proclamazione stato di agitazione lavoratori Tribunale e procura di Rossano contro la mancata proroga dei termini di accorpamento e contro la paralisi del servizio giustizia nel territorio.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali e territoriali e le RSU del Tribunale e della Procura di Rossano, ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni di legge e di contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria, proclamano lo stato di agitazione del personale addetto nei predetti uffici contro le modalità applicative dei provvedimenti di legge in ordine alla soppressione del Tribunale di Rossano ed all’accorpamento con quello di Castrovillari.
Senza alcuna concertazione in merito e nessun confronto con gli organismi sindacali si sostiene la irrealistica ed irrealizzabile prospettiva di procedere entro il termine del 13.9.2013 al trasferimento di uomini e cose presso gli inesistenti nuovi uffici di Castrovillari, con il risultato certo ed inconfutabile di realizzare nella pratica la paralisi del servizio ed un danno evidente ai cittadini rispetto ai tempi della giustizia.
Il provvedimento di accorpamento è stato rinviato da vari Giudici al giudizio di costituzionalità; per ultimo proprio il Giudice di pace di Rossano Avvocato Domenico Monaco con propria ordinanza n.163/2013 ha rinviato il tutto alla Corte Costituzionale .
L’astratta previsione legislativa di accorpamento è supportata dalla possibilità di un “governo del processo” demandato ai responsabili periferici degli uffici giudiziari che sulla base delle reali condizioni degli uffici e del servizio sono chiamati a richiedere anche il differimento dei termini per realizzare alla fine il miglioramento effettivo del servizio, che in ultima analisi dovrebbe essere lo scopo dell’intervento del legislatore sulle nuove circoscrizioni giudiziarie.
In effetti così non è e non potrà essere, sia per per incongruenze della legge stessa e sia per la condizioni orografiche, fisiche e storiche del vasto territorio accorpante che presenta notevoli carenze infrastrutturali ed organizzative.
Stiamo assistendo al tradizionale balletto della Pubblica Amministrazione che tra la sue parti non comunica e non collabora.
La vittima predestina e sacrificale nelle condizioni esistenti e nella astratta volontà di applicazione di norme calate dall’alto, ma che all’interno delle quali esistono margini di “governo del processo”, sono il personale dipendente ed in servizio presso gli uffici di Rossano ed i cittadini che attendono da anni una risposta al loro bisogno di giustizia.
A nostro modestissimo ed umile parere la prospettiva concreta in atto è quella della paralisi del servizio e della negazione dei diritti dei lavoratori.
Sia il Presidente del Tribunale di Rossano che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati hanno prospettato uno scenario negativo in mancanza della richiesta di proroga dell’accorpamento da presentare entro il termine del 30.4.2013.
Per quanto sopra esposto e comprovato dalle allegate missive, CHIEDIAMO AL SIGNOR PREFETTO DI ATTIVARE CON URGENZA ED IMMEDIATEZZA LE PROCEDURE DI RAFFREDDAMENTO E DI CONCILIAZIONE PROCEDENDO ALLA CONVOCAZIONE DI APPOSITO INCONTRO TRA LE SCRIVENTI OO.SS. E TUTTE LE PARTI IN INDIRIZZO AL FINE DI TUTELARE I DIRITTI DI TUTTI.
CON OSSERVANZA.
ROSSANO LI’ 20.4.2013
PER LA FP CGIL ED RSU PER LA RDB E RSU PER LA FP UGL E RSU
SCHIAVELLI
LAVIA GIACOBINI IERINO – PARISE
IACINO
ELMO