Affermare, così come hanno fatto in troppi in queste ultime settimane, che il tavolo del centrosinistra è saltato per responsanilità di PD, SEL e PSI, non corrisponde a verità. Ancora meno vicina ad essa, poi, risulta essere la tesi che le primarie erano l’unica scelta compiuta dalla coalizione.
Nel documento programmatico, la cosiddetta “Carta d’Intenti”, era specificato, chiaramente, che “qualora non vi fosse un candidato condiviso, si sarebbe proceduto alle primarie”. Appare chiaro che, la prima strada da percorrere fosse proprio la ricerca di quel candidato. Questo percorso, mai intrapreso da chi ora parla solo attraverso ridicole accuse e da chi continua ad ammorbare l’aria con polemiche strumentali di nessuna utilità rispetto ai problemi della città, aveva una condizione necessaria: l’impegno di tutti i soggetti coinvolti a confrontarsi senza posizioni precostituite In più, di fronte ad un deludente risultato alle elezioni politiche, tutti, ripetiamo tutti, abbiamo deciso di rinviare la discussione e di ricercare soluzioni che potessero essere condivise.
A questo punto, PD , SEL e PSI iniziano un ragionamento all’interno “d’Italia Bene Comune”. Gli altri partiti e movimenti assumono altre iniziative, scelta legittima. Ma, allo stesso tempo, è legittima anche la volontà di PD, SEL e PSI di provare a trovare un candidato comune da proporre al resto della coalizione.
Altro elemento, che viene spesso dimenticato, è l’ombra dell’UDC che ha condizionato il rapporto di fiducia all’interno della coalizione. Le aperture paventate attraverso i giornali e il sostegno espresso da ex sostenitori della passata amministrazione a candidature alle primarie, hanno inquinato l’atmosfera anche e soprattutto perché mai vi è stata una smentita da parte degli interessati. E se prima si trattava di sospetti, in questi giorni assistiamo a vere e proprie trattative con il partito di Casini. Un democristiano famoso diceva che “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca”….
Quello che si sta profilando è in realtà un blocco di alleanze trasversali che, celando la natura del loro accordo, hanno cercato di giocare come se fossero elementi separati e non un’unica entità.
Anche l’ultimo tentativo di tirare in ballo Armando De Rosis come candidato di superamento è un tentativo di intorbidire le acque e creare confusione. Come si può pensare che, chi ha spesso usato l’insulto come metro di paragone verso il professore De Rosis, ora ne possa appoggiare la candidatura, millantando tra l’altro una disponibilità che non c’è mai stata?
Altro elemento interessante è poi il continuo riferimento alla Carta d’Intenti. Sarebbe utile chiarire le componenti che tanto spesso la citano, hanno contribuito? Forse alla convinzione che sia necessario porre un freno al consumo del suolo nel nostro territorio comunale in favore del recupero dell’esistente? Forse all’idea che vada evitato il conflitto d’interesse tra le cariche elettive, tutte, e la pubblica amministrazione, anche conflitti indiretti? Forse alla possibile “rimunicipalizzazione” dei servizi di riscossione tributaria? Forse alla necessità di una rimodulazione della raccolta dei rifiuti? Negli ultimi due anni c’è traccia di queste idee in numerosi interventi, articoli ed iniziative pubbliche svolte dal PD, da SEL e dal PSI, dalle altre forze politiche speriamo ci sia almeno l’impegno a considerare queste idee come possibile contenuto per i loro programmi.
Sta iniziando una campagna elettorale difficile e delicata, in cui l’elemento che accomuna le altre compagini sembra proprio il trasversalismo. Destra e sinistra che si fondono in maniera indefinita all’interno di movimenti e coalizioni. Corigliano Bene Comune ha una sua matrice chiara e definita e propone alla città un programma di cambiamento . Disegna il suo percorso partendo dal centrosinistra e può dirsi l’unica forza che rappresenta questa parte politica. Chi si pone fuori da questo progetto, si pone fuori dal centrosinistra e lavora, consciamente o meno questo riguarda la sua coscienza, a favore di quel centrodestra, voluto ed organizzato da Scopelliti, e che tanto male ha fatto alla nostra città.
Si dice che “l’uomo crede più facilmente vero quello che preferisce sia vero”….ognuno di noi conosce la verità dei fatti. Corigliano Bene Comune ha il suo progetto, serio e credibile, ed ha il suo candidato, Giovanni Torchiaro, persona per bene e di grande spessore umano e politico. Un candidato che nasce dal confronto e dalla discussione, un candidato che non deve rispondere a nessuna logica se non a quella di un forte senso del dovere verso la nostra città. Un candidato che non è nomenclatura di partito e che non è imposto nè da Roma nè da Lamezia. Un candidato a sindaco che rappresenta il centrosinistra coriglianese. Che, a partire dalla condivisione di questa candidatura, è aperto ad ogni iniziativa unitaria seria che si voglia ancora avviare.
Ora noi parleremo dei nostri programmi,ci auguriamo che anche gli altri inizino, finalmente, a fare altrettanto.
PD Corigliano
SEL Corigliano
PSI Corigliano{jcomments off}