Carissimi concittadini, le elezioni amministrative sono ormai alle porte. A Corigliano, come succede sempre quando ci sono in gioco pennacchi e potere, regna il caos. Un caos “calmo”, democratico, potrà obiettare qualcuno, vista finalmente l’opportunità di dare alla Città un nuovo governo. Tanti comitati, tanta gente “comune” e tanti anche i “soliti marpioni” che hanno come obiettivo quello di cambiare Corigliano. Almeno a parole.
Le sedi dei movimenti/circoli risultano gremiti ogni giorno. Tante altre persone, si ritrovano la sera, magari prima di cena, a parlare per strada. Il bello della democrazia è proprio questo.
Qualcosa però, come al solito, non quadra. La gente discute dei reali problemi che da troppo tempo affliggono la nostra Città (se ancora cosi si può definire). Strade dissestate, Soget, cumuli di rifiuti ovunque (anche se attualmente qualcosa sembra migliorare), segnaletiche orizzontali inesistenti, violazione continuativa delle più elementari regole di convivenza civile (anche da parte di persone, che per lavoro, sono tenute a farle rispettare oltre che a rispettarle in prima persona).
I nomi dei probabili candidati che circolano per le prossime amministrative sono tanti.
Tantissimi sono davvero meritevoli di lustro, stima, affetto, per la passione politica sana che li contraddistingue, vista la loro cultura, la loro sobrietà, la loro intelligenza – non solo politica.
A differenza dei predetti, ci sono gli altri, quelli su cui bisognerebbe soltanto stendere un velo pietoso; alcuni per trascorsi politici discutibili, altri per evidenti interessi personali da soddisfare, e altrettanti per la bramosia di contare finalmente qualcosa, politicamente e socialmente.
I Coriglianesi conoscono bene le loro storie, la sete di potere di cui sono costantemente colpiti. La risposta politica che meritano questi signori non tarderà ad arrivare, giusto un paio di settimane.
Corigliano ha bisogno di facce nuove, ma attenzione, anche questo problema sarà sorto nel momento della compilazione delle varie liste civiche e di partito. Chi candidare?
Lo status di candidabilità non può e non deve risultare soddisfatto soltanto nell’ipotesi in cui l’aspirante candidato sia una “faccia pulita” politicamente parlando. Altri sono gli status che devono necessariamente esser considerati. Quali? La totale assenza di conflitti di alcun genere, per esempio. Altri potrebbero essere i seguenti: cultura, rispettabilità, trascorsi politici, ecc.
Corigliano è al bivio? Tanti se lo chiedono e tanti pensano che effettivamente sia cosi. Il baratro o la rinascita.
In questo particolare momento storico la Città ha bisogno di proposte concrete, sicure, forse anche banali. Passeggiare per Corigliano è stato sempre gratificante. Ogni angolo della Città ha storie da raccontare. Non si può ignorare tutto ciò. Il borgo antico, la marina coriglianese, Piana Caruso. Tutti luoghi degni di rispetto e di maggiore attenzione da parte di tutti.
E’ possibile che non si possa più fare una serena passeggiata sul lungomare o in Via Nazionale?, E’ possibile che lo Scalo sia ormai ridotto ad una volgare colata di cemento senza alcun rispetto urbanistico e di decoro cittadino? Perchè le periferie coriglianesi (P. Caruso, Contrada Foggia, Cantinella, Schiavonea, ecc.) sono state totalmente abbandonate ai loro destini? Qualcuno è colpevole di questo scempio?
E’ una vergogna assistere alle continue lotte intestine di alcuni partiti, alle conferenze solitarie, in pubblica piazza, di personaggi paranoici che oggi, fulminati sulla Via Nazionale da spirito di servizio alla collettività, si ergono a moralizzatori impenitenti. Vergognosi sono anche i “riciclati” che saltano da un partito ad un altro, sperando che sia la volta giusta. Speriamo che i vincitori delle prossime elezioni abbiamo in mente un buon disegno amministrativo.
Buone elezioni a tutti.