Cosa vorrei dalla nuova politica comunale di Corigliano. Immagino di scrivere queste poche note ad un futuro eletto. Sostanzialmente serve un ricambio generazionale e un reale coinvolgimento dei giovani, nel caso anche con l’inserimento delle quote verdi, senza per questo sminuire l’importanza, esperienza, delle persone più grandi, anzi cercandone il consiglio e la collaborazione: giovani e più grandi devono essere complementari,
ma come praticavano i romani, l’alternanza per periodi brevi, e pensa ai consoli,era una garanzia di onestà politica (l’importante è che chi venga dopo continui gli operati positivi di chi l’ha preceduto, non distrugga ciò che è stato iniziato prescindendo dalla bontà dell’opera). Io non sono un navigato politico per dare consigli, o un tecnico della politica, ma il fatto è che oggi per riportare le persone alla politica, bisogna realmente ascoltare tutti, anche il più “semplice” dei cittadini, e allora forse posso scrivere alcune considerazioni. Per riportare le persone alla politica vanno benissimo gli incontri in piazza e l’ascolto. Ma questo non basta. Bisogna anche rapportarsi in modo semplice, pure con il linguaggio. Il ”politichese” ha stancato, serve semplicità, coerenza, soprattutto coerenza, praticità e continuità. Condivido l’idea di un sito informatico per divulgare le notizie con più persone, oggi è essenziale per giovani e i meno giovani pratici di internet. Punto fondamentale per la nostra citta’ e senza dubbio che per riportare tutti al voto occorra andare a parlare con le persone, una ad una, e vedere quali sono i problemi e cosa vogliono in ambito locale. Servono più momenti di coinvolgimento, prima e dopo le elezioni. Purtroppo uno dei problemi maggiori è legato al lavoro, ma quello non può essere risolto solo con le politiche dell’ambito locale, ma qualcosa si può fare, e la creazione di sistemi virtuosi che producano economia deve essere un traguardo per un futuro immediato. Aggiungo solo alcune cose che vorrei come cittadino. Vorrei più verde in città e nei quartieri periferici. La città dovrebbe riempirsi di viali alberati. Molte volte gli alberi già esistono, ma per costruire strutture pubbliche vengono “potati” in modo brutale e muoiono dopo poco. So che esiste un regolamento comunale che indica le piante opportune per i viali, ma se già le piante ci sono, e sono piante secolari, ulivi, perché non preservarli? Indipendentemente da questo, sono importantissimi i viali alberati, dove ci sono vie centrali progettate senza un albero, e dove d’estate il caldo è notevole. Trasformare le vecchie case,soprattutto quelle della parte antica della citta’, in punti di ristoro,queste migliorano il turismo e creano lavoro. Inoltre coinvolgerei le scolaresche per andare a pulire la pineta di Piana Caruso per fare scampagnate con le famiglie qualche domenica mattina. Coinvolgerei più spesso le scolaresche e gli studenti universitari per organizzare eventi all’aperto, in Piazza del Popolo magari, ma anche allargando una zona a traffico limitato, per la domenica, pure con bancarelle degli stessi studenti, con degustazioni organizzate dagli studenti , e con la possibilità di eventi musicali dei ragazzi del Conservatorio. Magari, per incentivarli, creerei delle sorte di competizioni, o dei premi in denaro. Proporrei maggiori politiche comunali sull’uso del fotovoltaico o comunque di case con sistemi di risparmio energetico e a “basso impatto ambientale”, emulando le case popolari (che da noi sarebbero delle villette) in voga ora in Gran Bretagna, con incentivi per i costruttori. Diciamo che con più verde, viali alberati, piste ciclabili , eventi la domenica a costi ridotti, con il coinvolgimento degli studenti, e sponsorizzazioni, della città migliorata, con collegamenti appositi con gli operatori turistici stranieri, sarebbe già molto e si creerebbero anche dei posti di lavoro locali.Inoltre, Spero che prima o poi, inoltre, qualcuno si adoperi per mettere in sicurezza il nostro amatissimo centro storico. Un problema grave è lo stato di molte scuole medie e elementari, di competenza del comune, con tapparelle rotte, perdite dal soffitto quando piove, pareti sporche, ecc. Una cosa notevole sarebbe, insieme a molti genitori , andare a fare dei piccoli lavori di manutenzione o di tinteggiatura delle aule, di domenica, una sorta di volontariato della cittadinanza, un coinvolgimento delle persone, con un enorme risparmio comunale e una maggiore responsabilizzazione della cittadinanza.Ahimè un problema ancora piu’ grave e nello stesso tempo da risolvere al piu’ presto è la scarsa valorizazzione del maestoso castello ducale.Per quanto rigurda il ”tasto” turismo: Come si fa,mi chiedo,a non avere un minimo,dico un minimo di turismo nel nostro paese,avendo un enorme bene come il nostro maestoso castello??? Questi i miei pensieri del momento, pensieri semplici.
Simone Trebisonda.