Leggendo la ricostruzione-analisi politica che riguarda gli ultimi anni della vita politica della Città, espressa dal segretario dell’Udc, Cataldo Russo, sono rimasto, per certi aspetti, sorpreso e basito. E questo perché a parlare è uno dei politici, che, negli ultimi anni, e come segretario di partito e come consigliere e capogruppo comunale per l’Udc, è stato tra coloro che ha fatto il bello e il brutto tempo e sempre con scelte e atteggiamenti che hanno fatto del male alla città.
Non vorrei stare qui a ricordare, a qualcuno che ha la memoria corta e il naso lungo (sempre politicamente parlando), gli interventi fatti in Consiglio comunale dal Cataldo Russo unitamente a quelli tenuti da qualche altro suo ex collega e membro del suo stesso partito durante la consigliatura De Rosis, sempre dal tono astiosi, aggressivi e oltremodo lesivi di quelli che sono, o dovrebbero essere, i valori-ideali cristiani e cattolici di un partito come l’Udc.
Oggi fare una analisi politica come quella offertaci, in questa sede, dal Segretario cittadino dell’Udc, gratuitamente, senza nessun contatto delle cose che dice con la realtà delle cose avvenute realmente in quegli anni, dopo tutto quello che in questi ultimi anni si è affermato in città, dopo che Corigliano ha toccato il fondo macchiandosi indelebilmente di nero con l’infamia dello scioglimento degli Organi istituzionali e il relativo commissariamento del Comune per mafia, credo sia, questo “dire” e questo “fare” un atteggiamento politico stucchevole e fuori luogo che oltraggia il buon senso comune e l’intelligenza della cittadinanza tutta.
Armando De Rosis, che è una di quelle persone di cui la città è fiera e orgogliosa di averlo come suo figlio, nel (breve, limitatissimo) periodo in cui ha fatto il Sindaco, nell’allora Consiglio comunale, ne ha dovute sentire e sopportare di tutti i colori; e questo certamente non per bocca dell’allora consigliere comunale Giuseppe Geraci che oggi, dal leader dell’Udc, con un tentativo maldestro di “revisionismo”politico, che riguarda gli ultimi dieci anni della città, si tenta di dipingere come il fautore di “qualcosa”, di un atteggiamento politico, che non è nella sua cultura, nel suo modo di intendere il ruolo istituzionale.
Il dott. Giuseppe Geraci (senza nulla togliere all’ex sindaco De Rosis che in quella esperienza politica si è dimostrato essere un leader carismatico), se la vogliamo dire tutta, nel 2006 ha perso perché aveva alleati partitici e politici come voi dell’Udc-cittadino, che con i vostri scellerati tecnicismi, che con i vostri cinici tatticismi, volti e finalizzati al mero potere, o a creare scenari di confusione politica, ha affossato, in questo modo, il suo cammino e quella competizione elettorale.
Poi, per quanta riguarda il 2009, l’Amministrazione comunale uscente targata Centro-Destra, invece, tutto è così triste e cruente, tutto è così maledettamente sotto gli occhi di tutto, tutto è così palese nel mostrarsi tragico, che non c’è bisogno né di raccontare, ne di riportare, né di ricostruire quello che è accaduto. Parla il silenzio, parla la tristezza e quel senso dell’indignazione che i cittadini avvertono nel loro animo, nella mortificazione del proprio status di cittadino. Altro che pseudo tentativi di revisionismo politico. Altro che Geraci. Altro che Trombato. Questo è davvero troppo. Ma vedremo chi, alle prossime Elezioni Amministrative del 25 e 26 maggio, avrà il coraggio, la determinazione, il sussiego politico, di metterci (come si suole dire in politichese) la “faccia” presentandosi al cospetto dei cittadini, per misurarsi con l’elettorato.
Ermes