Leggendo le prime indicazioni di quelli che potrebbero essere i candidati a sindaco della città, mi sono, sinceramente, stupito. Sapevo che partiti e movimenti civici non fossero in buona salute, per cui non c’era d’aspettarsi granché, ma speravo che almeno scegliessero candidati giovani, esperti, freschi e allegri, capaci di infondere entusiasmo e fiducia a una città disperata.
Invece ci ritroviamo con neofiti e vecchie glorie della politica, da cui difficilmente uscirà uno straccio d’idea nuova, una battuta brillante o un sorriso che sia uno; e tra questi ricorderei personaggi di cui, tra l’altro, si fa finta di ignorare il curriculum, coperto con la ragnatela di un’indubbia integrità morale di cui però ci siamo rotti i coglioni, perché da buoni crociani pensiamo che il politico onesto sia il politico capace. In fondo, direbbe don Benedetto, che farne di un cretino onesto.