E’ da oltre quattro mesi che il territorio della Piana di Sibari, con particolare riferimento ai centri di Corigliano e Rossano, è alla prese con la grave emergenza rifiuti. Purtroppo nonostante le iniziative, le manifestazioni, gli incontri a vario livello ma, soprattutto, le immancabili promesse da parte della Regione Calabria, l’emergenza persiste con tutte le conseguenze di natura igienico-sanitaria che è ben facile immaginare, soprattutto adesso che ci avviamo verso un innalzamento delle temperature.
Tenuto conto anche del fatto che è da alcuni giorni che cittadini di questi due grossi centri del cosentino, mi hanno a più riprese segnalato gli evidenti rischi di virus o malattie che la presenza di cumuli di spazzatura per le strade possono fare registrare, con tutte le gravi conseguenze sulla salute pubblica che è facile immaginare, mi sono attivato ad inviare una lettera al Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, al Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, al Direttore Generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, alla Commissione straordinaria che amministra il Comune di Corigliano e al Sindaco di Rossano. Nella missiva nel segnalare questo diffuso stato di allarmismo, più che giustificato, presente nelle popolazioni interessate, ho chiesto al Presidente Scopelliti se è giunto finalmente il momento, dato che i disagi vanno avanti ormai da troppo tempo, di mettere in campo decisioni che possono risolvere lo stato emergenziale, tenuto conto che l’approssimarsi della stagione calda non potrà che innescare una vera e propria bomba ecologica con tutte le conseguenze sulla salute dei cittadini, soprattutto quelli più deboli, che è facile immaginare. Al Prefetto ho chiesto di coordinare l’emergenza chiamando alle proprie responsabilità Regione Calabria e amministrazioni interessate. Al Direttore Generale dell’Asp ho chiesto che avvii, attraverso gli uffici periferici dell’Azienda, un monitoraggio dei centri di Corigliano e Rossano, per verificare se il permanere dei rifiuti per strada abbia già prodotto dei virus o infezioni che potrebbero attaccare l’organismo umano. Agli amministratori dei comuni di Corigliano e Rossano, proprio in virtù del fatto che la legge li individua come tutori della salute pubblica, ho chiesto di mettere in campo tutti i mezzi che le leggi in materia assegnano loro, perché non possono e non debbono tollerare oltre una siffatta pericolosa situazione. Mi auguro che soprattutto la Regione Calabria, nel caso specifico il Presidente Scopelliti, si renda conto della gravità della situazione perché in ballo c’è la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente dei centri interessati.
Il Vice Presidente del Consiglio Provinciale
Luciano Manfrinato
Corigliano 06.04.2013