Sinistra Ecologia e Libertà, sin dalla sua costituzione a Corigliano, ha sempre manifestato una caratteristica ben precisa: ha cercato sempre di lavorare per l’unità del centrosinistra. Abbiamo sempre operato, pur avendo sempre mantenuto indipendenza di giudizio e politica, affinché si ricomponessero tutte le fratture e si mettessero da parte gli egoismi personali. Ed anche ora stiamo spingendo affinché prevalga sempre la strada dell’inclusione.
Altra nostra caratteristica è stata sempre, come già detto, la nostra indipendenza politica e l’intuizione delle questioni più critiche. Siamo stati i primi, due giorni dopo la deflagrazione del caso “Santa Tecla”, ad organizzare un’iniziativa su questo tema che mai abbiamo trattato dal punto di vista giudiziario, non è nostro compito. Abbiamo sempre parlato di modelli politici non adeguati, di scelte che erano non compatibili con il nostro modo d’intendere la politica. Abbiamo spesso fatto notare che se vi è una criminalità forte in un dato territorio, questa è resa forte dai bisogni non adeguatamente soddisfatti anche dalla classe imprenditoriale (buste paghe fasulle accompagnate da salari da fame, disoccupazione, sistemi di collusione tra chi sfrutta e chi dovrebbe tutelare ecc.). Abbiamo, sempre con notevole anticipo rispetto a tutte le altre forze politiche, individuato le criticità della nostra città: il rischio chiusura del Giudice di Pace; la soppressione del Tribunale di Rossano e la denuncia del voto favorevole ad un decreto del governo Berlusconi, anche da parte dell’unico parlamentare del nostro territorio, come lo strumento poi utilizzato per avviarne l’iter; la drammatica situazione che si prospettava nella gestione dei rifiuti molto prima della sua effettiva manifestazione; l’emergenza, morale, sanitaria e lavorativa in cui versavano centinaia di migranti. Quando, e lo abbiamo detto chiaramente, abbiamo chiuso le porti ad alleanze con l’UDC e con chi aveva sostenuto la disciolta amministrazione, lo abbiamo fatto, non su basi processuali ma su basi di incompatibilità programmatica e politica.
Abbiamo proposto, attraverso il nostro gruppo regionale, un disegno di legge sulla piccola pesca per cercare di dare sollievo ad un settore in crisi ed abbandonato, disegno che attende ancora la calendarizzazione che spetta ad una maggioranza silente ed imbelle. Abbiamo presentato al PSA un piano per la gestione dei rifiuti attraverso il sistema della differenziata porta a porta. Siamo stati presenti sempre su tutte le iniziative dei movimenti riguardanti le ferrovie ed i trasporti. Questo per far notare che non abbiamo mai subito l’agenda politica da nessuno, nonostante le nostre siano forze limitate in quanto a numero. Ci chiediamo anche, anzi vorremmo contarle con tutti voi, quante e quali sono state le iniziative messe in campo dai soggetti che si sono svegliati solo per la campagna elettorale?
Abbiamo, proprio in ossequio al nostro modo d’intendere l’agire politico, cercato il dialogo con il PD e con gli altri soggetti del centrosinistra sempre su un piano paritario e basato sui principi e non su equilibri di potere. Per questo abbiamo anche avuto duri scontri con il PD. Una cosa non è mai mancata: la volontà di mantenere unito, nel rispetto reciproco, il centrosinistra. Non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo sempre cercato il confronto senza mai ne pretendere nulla, ne cedere nulla sul terreno delle idee e dei principi. La Carta d’Intenti che sottostava alla nascita di “Corigliano Bene Comune”, è frutto di questo modo di immaginare il confronto. Basta consumo del territorio, rottura con i metodi amministrativi del passato, rivisitazione dei contratti d’appalto con Soget e Ecoross, sono alcuni punti su cui vogliamo costruire il nostro progetto di città.
Ora che, dopo aver compiuto un percorso all’interno del centrosinistra culminato con la scelta come candidato a sindaco di Giovanni Torchiaro, ci sentiamo tirati dentro a polemiche inutili e veniamo accusati di ipocrisia o amenità del genere, dopo aver taciuto per settimane su questo, vogliamo chiarire alcune cose.
Le primarie, che per noi rimangono una possibile soluzione per le scelte da compiere all’interno di una coalizione, non sono oggetto di “lectio magistratis” da parte di chi le ha sempre considerate uno strumento sbagliato. Le primarie sono fallite perché, invece di proporre candidature alla luce del sole, invece di seguire percorsi chiari, si è cercato di utilizzare altri soggetti, anche il nostro partito, come strumento per destabilizzare la coalizione. Ed in generale, nonostante accordi presi con chiarezza, puntualmente non rispettati, siamo stati gli unici a non commettere scorrettezze. Abbiamo compiuto il nostro percorso, abbiamo costruito la nostra proposta che ha portato ad una sintesi programmatica, la cosa più importante, ed a due possibili candidature egualmente forti e convincenti. Ancora una volta, forse inconsapevolmente, qualcuno ha pensato di utilizzarci come chiavistello per scardinare la scatola….ancora una volta si sono sbagliati. Noi abbiamo ritenuto che le due proposte, Torchiaro e Casciaro, avessero i crismi d’autorevolezza e di preparazione che ritenevamo necessari al percorso unitario. Non c’era altro in campo. Non c’era nulla da barattare, non c’era nulla su cui accordarsi se non sui programmi e sulle idee. Questo anche alla luce di un punto preciso dichiarato da più tempo: il punto di partenza, anche prima del tavolo del centrosinistra poi saltato, doveva essere il progetto “Italia Bene Comune”: lo abbiamo detto in tempi non sospetti ed ora si è realizzato.
Ora abbiamo un candidato che merita rispetto, autorevole e preparato, che è l’unico che rappresenti il progetto PD-SEL-PSI “Corigliano Bene Comune”. Un candidato che, visti i tanti tentativi di palesarlo come antidemocratico e imposto dall’alto, in realtà è completamente fuori dalle nomenclature dei partiti e fortemente indipendente e, altrettanto, di sinistra; un candidato che sarà capace d’aggregare anche altri soggetti e soggettività della nostra comunità.
Il resto è cosa che non ci riguarda. Chi si chiama fuori da questo percorso, lo è per sua libera e legittima scelta, ma è fuori in maniera definitiva. La ricostruzione politica, morale ed amministrativa della nostra città non può permettersi più egoismi e giochetti tra fazioni.
Sinistra Ecologia e Libertà inizia la sua corsa verso le amministrative parlando delle finanze del nostro comune e dei problemi della città…i giochi di ruolo e le rivendicazioni di ruoli le lasciamo ad altri.
Sinistra Ecologia e Libertà Corigliano Calabro