Negli ultimi mesi, essendo un lettore assiduo del blog di Corigliano, ho potuto constatare un fenomeno del tutto particolare: la maggior parte delle risposte a commento dei comunicati stampa e degli articoli vengono infarcite d’insulti, d’offese spesso personali, d’accuse e illazioni. Manca spesso il riferimento logico rispetto al comunicato, si scade spesso in toni razzisti e intimidatori. Si tende a permettere e a non censurare l’utilizzo del turpiloquio.
La mia domanda è semplice: questa la vogliamo considerare libertà di stampa? Lo vogliamo considerare un confronto civile?
Quando si posta un commento, appare la scritta che avvisa lo scrivente che, nel caso i commenti siano fuori luogo, offensivi ecc. il blog non pubblicherà la risposta…beh ultimamente non mi sembra che questo stia avvenendo. Si leggono attacchi personali ai partiti, alle persone (da Aversente a Geraci, passando per tutti i dirigenti del centrosinistra locale), senza che ci sia una, seppur minima, correlazione tra il comunicato ed il commento. E non importa se il blog si considera “non un organo di stampa”..quello che forniva inizialmente era un ottimo servizio informativo a tutta la nostra comunità.
Adesso, mi permetto di dire, il livello è scaduto in modo impressionante. Sarà l’avvicinarsi della campagna elettorale, sarà l’odio palpabile che si respira nella nostra città…fatto sta che sarebbe opportuno vagliare in maniera più attenta quello che si pubblica.
Attraverso l’anonimato, chi insinua e chi insulta, trova riparo; rimane offesa la dignità di chi legge, di chi riceve senza potersi difendere l’offesa, ma viene svilito anche il servizio che voi fornite.
Credo che, soprattutto in una campagna amministrativa che si annuncia particolarmente dura, un vostro intervento più attento ed equilibrato potrà essere utile a tutti. Lasciare campo libero alla volgarità potrebbe indurre chi legge a leggere altro, a chi scrive a non scrivere più.
Marcello Sposato