Mentre a livello politico si assiste al dissolvimento dei partiti e dei movimenti civici, che non riescono a presentare uno straccio di programma, perché sono troppo distanti dalla vita reale, la crisi consegna alla città il suo ultimo regalo: la distruzione del valore della casa, bene primario per le famiglie del ceto piccolo e medio.
A ricordarcelo sono i dati dell’Agenzia del territorio sul nostro mercato immobiliare, dove, nel 2012, il volume delle compravendite è crollato rispetto al 2011, riportando il mercato ai livelli di trent’anni fa. Transazioni e prezzi diminuiscono ovunque e per ogni tipologia d’immobili, poiché anche le transazioni nel terziario, nel commerciale e nel produttivo sono crollate.
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