Sembra essere caduto nel vuoto pneumatico la corretta analisi, od ancor meglio l’esortazione a riflettere avanzata nei giorni scorsi dall ‘Avv. Elio Ferraro, già assessore al bilancio del nostro Comune.Eppure è facile profetizzare che sarà l’argomento sul quale nei prossimi anni si tornerà con maggiore frequenza, quando alle promesse elettorali farà seguito la necessità di misurarsi con le reali …condizioni dell’ente.Che appunto risultano essere disastrose. (tecnicamente dissestate o quasi).
Riprendo e condivido ,alcuni passaggi dell’ articolo di Elio Ferraro” Poi l’ex assessore passa in rassegna tutta una serie di dati finanziari: Indebitamento (verso fornitori, debiti fuori bilancio, per prestazioni, ecc.) 15.000.000,00 circa; contenzioso 4.500.000,00 circa; Debiti verso la Soget per anticipazione di 1.230.000,00, già spesi per spesa corrente; Debiti verso la tesoreria per anticipazione di cassa pari a 3.000.000,00 di euro, già utilizzati per la spesa corrente nel 2013. A ciò bisogna aggiungere – sostiene ancora Ferraro- l’ulteriore somma di 4.000.000,00 di euro circa pervenuti dalla regione Calabria per la realizzazione di opere pubbliche, ma utilizzata per la gestione ordinaria”. Altro dato posto in evidenza da Ferraro è quello relativo all’ammontare dei residui non riscossi che è pari a circa 14.000.000,00 di euro. “Già con questo quadro – sostiene Ferraro – il prossimo sindaco potrà compiere un solo atto: dichiarare il dissesto finanziario dell’ ente” . Riguardo, invece, lo scottante tema dei rifiuti Ferraro afferma: “Il costo previsto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per il quinquennio 2004/2008 era il seguente: a) €. 150.000,00 mensili per la raccolta e lo smaltimento, pari a 1.800.000,00 € l’anno; b) €. 50.000,00 per la raccolta differenziata, pari a 600.000,00. Con una spesa complessiva annua pari a 2.400.000,00””perché fotografano in maniera plastica una situazione che ricadrà immediatamente sulle spalle di chi avrà la maggioranza di governo in città. Sembra opportuno sottolineare che a dispetto dei vari analisti da caminetto, ricadranno anche sul nostro comune gli effetti previsti dalla spending review dell’esimio Prof Monti(ancora presidente del consiglio grazie alle note vicende parlamentari..)ovvero piu’ del raddoppio dei tagli verso gli enti locali(dai 2,2 miliardi del 2012 ai 5 miliardi del 2013).Ora sarebbe arduo tracciare le dinamiche quasi ventennali di costanti tagli alla pubblica amministrazione, spesso abilmente celati come tagli ai privilegi ma ben piu’ concretamente veicolo di tagli alla democrazia e soprattutto alle minime difese sociali degli strati piu’ deboli della popolazione.In una parola è il derivato del’icona dominante del nostro tempo..meno stato piu’ mercato,filosofia che contiene in nuce l’aggravante di aver ridotto “il comune” da potenziale ente perequativo ad esattore di tasse , tributi e balzelli di ogni tipo.Nelle more di quei “14 milioni di euro di residui non riscossi” sono intuibili “debiti”che i cittadini hanno nei riguardi del comune.Al riguardo sulla base del D Lgs.267/2000 sarebbe buona opportuno che la Commissione Prefettizia uniformasse la propria azione ai dettami ivi stabiliti con relative esplicitazioni: “Secondo quanto prescritto dall’Ordinamento degli enti locali, infatti, “..il conto del bilancio dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni. Questa sintesi finale dell’attività intrapresa nell’ esercizio è preceduta, però, da una attenta verifica delle situazioni che non sono legate all’attività connessa con la gestione finanziaria delle risorse di competenza dell’anno (competenza finanziaria) ma che rappresentano, invece, il prosieguo la conclusione di procedimenti iniziati in esercizi precedenti (gestione dei residui). Sempre la stessa norma, inoltre, precisa che “..prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l’ente locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui” (Decretolegislativo n.267 dell’8 agosto 2000, articolo n.228).”Se in aggiunta dovessimo riflettere sulle analisi socioeconomiche di un territorio fortemente permeato dalle attività illecite ovvero criminali, che fanno da inquietante contorno all’inchiesta Santa Tecla-terreno sul quale si riproducono le questioni squisitamente giudiziarie,sembrano piuttosto ovvi i nodi cruciali che dovrebbero costituire gli elementi di riflessione basilare per la prossima campagna elettorale.(in aggiunta alla problematica esplosiva dei rifiuti che a breve farà esplodere la Calabria)Problemi di fondo che prescindono dalle opinioni di merito politico che esulano, purtroppo,dalla gestione quotidiana della nostra Città.La situazione ci consegna amaramente un poco rassicurante “No tasse no servizi”…per parafrasare una nota pubblicità.Di fronte a questo scenario pare davvero opportuno che i candidati a Sindaco trovino uno spazio di discussione franca e leale che non ometta la necessità di un patto di lealtà condivisa con la popolazione.In queste condizioni date,la popolarità di chiunque andrà a governare scenderà a livelli minimi in pochi mesi,innescando com’è facilmente intuibile l’immediato balletto di demagogia e populismo avulse da cause e ragioni che agiscono sulla crisi,sublimandone i contenuti in una caterva di improbabili suggestioni ai quali siamo abituati ad assistere da ormai troppo tempo.Con la risultante di un maggiore(se possibile ) allontanamento dei cittadini dall’idea di responsabilità condivisa.In fin dei conti-è proprio il caso di dirlo-su alcuni punti programmatici le differenze saranno ispirate dalle differenti sensibilità ideali,ma da questi dati non si potrà sfuggire. Allora chiediamoci alla maniera di Kennedy ,da questo punto in avanti “Non piu’ cosa Corigliano possa fare per noi,bensi cosa noi possiamo fare per Corigliano.Perchè,continuando con le frasi fatte- sarebbe il caso di ripensare alle sagge parole del filosofo-ogni popolo ha il governo che si merita-con il fine di stabilire con onestà verso noi stessi,che non sempre abbiamo scelto sulla base del bene comune,e quindi qualche responsabilità come cittadini dobbiamo pure assumerla…
Angelo Broccolo SEL