Il nostro comune è ormai allo sfascio sia dal punto di vista democratico che finanziario. E’ dura l’analisi che l’ex assessore al bilancio della giunta Genova, Elio Ferraro, fa sulle condizioni dell’ente alla vigilia delle elezioni di fine maggio. “Noto con forte preoccupazione – afferma Ferraro – che le forze politiche anzicchè fare una corretta analisi delle cause che hanno portato alla paralisi di qualsiasi attività negli ultimi anni, con forte regressione di tutti i servizi, penalizzando fortemente i cittadini, continuano a discutere di “postazioni” da occupare,
non dando il giusto peso alle condizioni in cui versa il comune”. Ed è proprio partendo da queste considerazioni che l’ex assessore ritiene prioritario che : “tutti gli schieramenti politici che intendano proporsi per amministrare la nostra comunità abbiano il dovere di affrontare i temi caldi e dire la verità sulle condizioni dell’ente, misurarsi su tali difficoltà e proporre un metodo per affrontarle, indicando soluzioni di prospettiva”. Ed ecco quali elementi di riflessione propone Ferraro:“Dai dati a mia conoscenza – dice – posso affermare che siamo di fronte ad forte squilibrio finanziario, che avvia il comune verso il dissesto finanziario, che dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa, metterebbe una pietra tombale su questa comunità per i prossimi quindici-venti anni”. Poi l’ex assessore passa in rassegna tutta una serie di dati finanziari: Indebitamento (verso fornitori, debiti fuori bilancio, per prestazioni, ecc.) 15.000.000,00 circa; contenzioso 4.500.000,00 circa; Debiti verso la Soget per anticipazione di 1.230.000,00, già spesi per spesa corrente; Debiti verso la tesoreria per anticipazione di cassa pari a 3.000.000,00 di euro, già utilizzati per la spesa corrente nel 2013. A ciò bisogna aggiungere – sostiene ancora Ferraro- l’ulteriore somma di 4.000.000,00 di euro circa pervenuti dalla regione Calabria per la realizzazione di opere pubbliche, ma utilizzata per la gestione ordinaria”. Altro dato posto in evidenza da Ferraro è quello relativo all’ammontare dei residui non riscossi che è pari a circa 14.000.000,00 di euro. “Già con questo quadro – sostiene Ferraro – il prossimo sindaco potrà compiere un solo atto: dichiarare il dissesto finanziario dell’ente” . Riguardo, invece, lo scottante tema dei rifiuti Ferraro afferma: “Il costo previsto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, per il quinquennio 2004/2008 era il seguente: a) €. 150.000,00 mensili per la raccolta e lo smaltimento, pari a 1.800.000,00 € l’anno; b) €. 50.000,00 per la raccolta differenziata, pari a 600.000,00. Con una spesa complessiva annua pari a 2.400.000,00. Va detto che negli ultimi cinque anni il costo della R.S.U nel nostro comune ha avuto un aumento di circa il 100%, a fronte di un servizio che dire pessimo è un eufemismo. Ritengo, ancora, grave – così termina Ferraro – che le varie gestioni commissariali che si sono succedute negli ultimi anni, in rappresentanza del ministero dell’interno, abbiano colpevolmente taciuto all’opinione pubblica la reale situazione finanziaria dell’ente”.
Giacinto De Pasquale