Cari concittadini di Corigliano,
Sento il dovere, quale persona onesta, d’informarvi sulla mia posizione inerente al Movimento 5 Stelle di Corigliano e della mia definitiva uscita dal gruppo. Oggi sono del parere che questo paese come l’Italia tutta, presenta delle gravi condizioni e situazioni che non possono non interrogare noi tutti sul senso di responsabilità umana e politica, tale consapevolezza richiede oltremodo una soglia di buonsenso e di amore non indifferente.
Onde evitare e fugare eventuali dubbi, di voi lettori, voglio raccontare sul perché della mia uscita dal M5S di Corigliano. Per questo chiedo di non credere ciecamente a quanto dirò ma v’invito ad informarvi prima che sia troppo tardi. ed in fretta. Fatelo direttamente e, da più fonti, è un vostro dovere, una vostra responsabilità! Vi è in gioco il futuro di questo paese, ed io non devo convincervi della mia ragione come non proverò ad accusare chi mi ha calunniato per motivi di un interesse politico alla vecchia maniera.
Le scelte, le decisioni, tutte le dipendenze legate ad un mio trascorso con il M5S lasciamolo per il momento fuori da questa lettera aperta ma riflettete sul fatto che siete il popolo che dovrà eleggere il governo del paese di Corigliano.
Oggi la cattiva politica sta dilaniando il paese, una politica fatta d’ interessi personali che continua inesorabilmente e che apparentemente non mostra la sua vera faccia: nessuno è uguale e tutti sono simili per la inesorabile corsa al potere. Personalmente ritengo che in queste condizioni politiche il Paese tutto rischia il default, poiché e evidente che con questi nuovi e vecchi politici non vi è lo slancio per una fattiva e concreta soluzione ed apertura alla partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica.
In questo ero pienamente d’accordo con Grillo, tanto da presentarmi alle parlamentarie ed in seguito come candidato al Senato al 5° posto in Calabria. Avevo molte speranze di cambiare questo stato di cose!
Ma se a livello nazionale il M5S ha rappresentato elettoralmente e politicamente il cambiamento a livello locale non posso dire la stessa cosa. A conti fatti so di esser deluso e spaventato dal modo pensante di costoro che in Corigliano si accingono a governare quest’area di elettorato così vasta.
Ritengo che un movimento di tale portata non può solo pensare politicamente a interventi minimi che vanno dal semaforo di Santa Lucia alla buca di Fabrizio o a qualche riferimento sullo stato del nostro mare,. Nulla ad esempio ho sentito a proposito e concretamente su questioni urgenti come la questione sociale o territoriale. Solo tante faziose ed animate discussioni che hanno come scopo di prendere tempo. In sostanza ancora una inesorabile soffiata di inutile vento sul moribondo paese. Nessun gesto concreto!
Agli uomini di ghiaccio (M5S) vorrei dire che tutto questo forse non lo meritano neanche loro stessi che stanno continuando sul medesimo percorso masticato da sempre. Al popolo invece chiedo di aprire gli occhi, farsi forza sull’ultima debolezza che hanno per non dire domani: … beh! si sa che finisce sempre così.
Cambiare si può, cambiare è un dovere per la dignità d’ognuno di noi, è la speranza degli uomini buoni di tutti i figli del mondo che vorranno adoperarsi per il bene comune.
Sono ottimista comunque, perché credo che questo paese non resterà solo! Ci sono giovani che sono pronti a governarlo dal basso senza bisogno di movimenti e partiti ma solo con il cuore e le braccia di voi cittadini che volete cambiare, basta guardarsi attorno e li vedrete.
Cambiare si può ma tutti insieme senza discriminazioni e senza il bisogno del potere, Corigliano si appresta a diventare una comunità virtuosa come le favole ma non quelle favole che ci hanno sempre raccontato loro, il paese che non c’è esiste basta aprire gli occhi ed quel senso di responsabilità che avete riposto nel cassetto per troppo tempo.
Ora, è l’ultimo atto per questi ipocriti egoisti sparpagliati e nascosti tra la folla della semplicità con il vestito di fresco ed il viso acqua e sapone, ma che dentro sono identici all’orco che sbrana.
Alla mia gente dico… guardati , cerca tra chi non parla per convincerti, diffida di chi solo adesso segue l’onda perché il vento lo sta spingendo, allontanati da chi ha già promesso, scendi tu in piazza e fai la tua proposta reale, partecipa e chiedi il diritto della tua singolare e personale sovranità, il comune deve ritornate ad essere comunità e condivisione del bene comune come bene di tutti.
Solo con questi parametri possiamo immaginare un mondo diverso.
Se si vuole cambiare qualcosa comincia a cambiare te stesso, il resto sono solo balle, il tuo paese non lo cambierà nessuno al di fuori di te, insieme a tutti quelli come te.
Condivido un tratto di strada di Nicoletta Selis
Nei Meet Up iniziano ad aumentare a dismisura le iscrizioni, Grillo è indirettamente entrato in politica mettendoci il suo bel faccione e questo scatena gli appetiti di molti che prima non si erano mai interessati a lui. E iniziano anche i litigi nei vari gruppi locali tra chi è d’accordo a passare dal movimento al quasi partito e chi no.
Io sono tra quelli del no. Se la base di partenza sono i Meet Up dove non ci sono regole minime che garantiscano la democrazia interna, e dove l’Organizer di turno che ha pagato il Meet Up può farsi la sua lista civica, con l’approvazione di Grillo, preferisco i vecchi partiti perché quello che nascerà contraddice tutto ciò in cui credo e in cui pensavo anche Grillo credesse.
Resto a vostra completa disposizione se sceglierete questa strada, certo meno favorevole e più in salita ma ineluttabilmente quando avrai assaggiato solo un boccone di quell’aria pulita del libero pensiero sarete subito ripagati.
Potete non credere in quel che ho scritto, ma cercate la verità a tutti i costi e ritrovatevi.-
Giorgio Raso