Rinvio a giudizio per il reato di truffa continuata ai danni di un ente pubblico. E’ questa la richiesta che lo scorso mese di novembre il sostituto procuratore della Repubblica di Rossano, Vincenzo Quaranta, ha inoltrato al gip, Letizia Benigno, nei confronti di Salvatore Ritrovato, 49 anni, coriglianese, medico presso il locale ospedale ed ex consigliere comunale del Pdl durante la consiliatura di Pasqualina Straface.
Sulla richiesta avanzata dal pm Quaranta, il Gip Benigno deciderà il prossimo 16 maggio giorno per il quale è stata fissata l’udienza preliminare. La richiesta del pm Quaranta trae origine da un esposto denuncia presentato tempo fa dalla direzione generale dell’Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza, nella persona di Gianfranco Scarpelli, il quale pare che agì su impulso di una serie di note che in merito erano state spedite dall’ospedale ausonico. Nella richiesta di rinvio a giudizio il pm Quaranta afferma che il Ritrovato: “nella sua qualità di dirigente medico di primo livello dipendente dell’Asp/Cosenza, responsabile dell’ambulatorio di neurologia ed elettromiografia dell’ospedale di Corigliano, con artifizi e raggiri, consistiti nell’assentarsi dal lavoro in più occasioni rappresentando falsamente di non poter svolgere le prestazioni lavorative di competenza a causa malattia – laddove – si legge ancora nella richiesta del Pm Quaranta – in realtà egli continuava a prestare attività lavorativa presso la casa di reclusione di Rossano (ove svolgeva servizio in qualità di specialista di neurologia con rapporto di libero professionista) e presso l’Inps di Cosenza (ove svolgeva attività quale membro della Commissione medica di verifica) – induceva in errore l’ente datore di lavoro, che erogava al predetto i relativi emolumenti non dovuti con conseguente danno economico per l’Asp di Cosenza” Nella richiesta il Pm Quaranta riporta i giorni, che si riferiscono tutti all’anno 2010 durante i quali si sarebbe verificato quanto descritto nel capo di imputazione. L’attività d’indagine ha portato anche a sentire alcune persone, oltre che procedere al sequestro di alcune fonti prova tra le quali l’accertamento dei Nas di Cosenza, scheda dei concedi ordinari, attestazioni di assenza dal lavoro per motivi riconducibili a malattia. Adesso, come detto, la decisione se accogliere o meno la richiesta del sostituto, Vincenzo Quaranta, spetta al giudice per le indagini premilitari, Letizia Benigno, che per il 16 maggio ha fissato l’udienza preliminare su questa vicenda, dopo di ché analizzata tutta la documentazione inerente deciderà se rinviare o meno il Ritrovato. Come si diceva in precedenza le indagini avviate dal pm Quaranta hanno preso le mosse dalla denuncia presentata dal direttore generale dell’Asp/Cs, Scarpelli, il quale in presenza di tutta una serie di lettere e documenti che gli erano stati fatti recapitare dal presidio ospedaliero di Corigliano, così come prevedono le leggi in materia, ha subito interessato della vicenda la magistratura.
Fonte Calabria Ora{jcomments off}