A meno che non intervengano i vertici regionali dei partiti che compongono il tavolo del centrosinistra, questo schieramento è destinato a presentarsi diviso alle elezioni comunali di fine maggio.
E’ questa l’opinione di un attento ed esperto osservatore politico coriglianese di fronte alle continue e, certamente, poco edificanti schermaglie che stanno caratterizzando il percorso politico del centrosinistra, o almeno una parte di esso, nella ricerca del candidato unico a sindaco. Ormai le forze in campo appaiono fin troppo chiare: da una parte troviamo il Pd, arroccato sulla difesa ad oltranza del bancario Giovanni Torchiaro, dall’altra Sel e Psi che spingono per il sindacalista della Cgil, Vincenzo Casciaro. Di questo tavolo, di fatto, non fa più parte Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra, in quanto il segretario Gorgoglione non viene invitato da tempo. Ma la posizione di Prc-Fds è abbastanza chiara: Torchiaro non può essere il candidato di superamento, bensì Mario Gallina, architetto e già assessore durante la consiliatura De Rosis. Chi, invece, ormai di fatto non fa più parte del tavolo è Nuove Risorse. Il fatto che Salatino, Granata e gli altri non hanno voluto ritirare la candidatura del professore, Giovanni Leonino, sta inducendo il movimento ad andare per la propria strada e, quindi, significa che Leonino sarà sicuramente uno dei candidati a sindaco con Nuove Risorse ed altre eventuali componenti (tra cui Area Democratica) che si riconosceranno nel programma di questo movimento. A ben vedere, quindi, è una situazione che ben difficilmente potranno ricomporre i segretari cittadini dei vari partiti in campo, da qui l’ipotesi, non certamente azzardata, del nostro interlocutore nel prevedere che alla fine il pallino passerà nelle mani dei segretari regionali, ma per decidere cosa ? E qui il discorso si fa un tantino più complicato, anche se la decisione dovrà essere presa non più tardi della prossima settimana tenuto conto che le candidature dovranno essere presentate entro il 25 aprile. Le domande che sorgono a tal proposito sono queste: all’eventuale tavolo regionale il Pd presenterà ancora Torchiaro oppure opterà pere l’ex capogruppo Aldo Algieri come si vocifera da più parti ? E l’accoppiata Sel-Psi insisterà su Casciaro oppure, per gli accordi a livelli più alti esistenti tra il partito di Vendola e Pd, alla fine sacrificherà il sindacalista della Cgil per darla vinta agli esponenti di Bersani ? Vedremo cosa succederà, tenuto conto ormai che il tempo per ulteriori giochetti è abbondantemente scaduto.
Giacinto De Pasquale