Caro Commissario D’Attorre,
a questo punto dobbiamo arguire che i nostri allarmi, le nostre considerazioni, le nostre opinioni, il nostro contributo per superare le difficoltà del Partito Democratico cittadino non interessano. Che fosse così per il Partito Democratico di Corigliano lo sapevamo per certo e, purtroppo, ne stiamo registrando tutti gli effetti negativi.
Ci sorprende, invece, la tua mancanza d’attenzione verso le vicende politiche della Città di Corigliano, specialmente in considerazione del fatto che non si tratta di un villaggio sperduto, ma della sesta città della Calabria.
Registriamo con molto rammarico che anche l’ultima lettera che ti abbiamo indirizzato ( la terza ) non ha avuto alcuna risposta.
Dolorosamente ne prendiamo atto e, pur ritenendo che il Partito Democratico, alla fondazione del quale tutti noi abbiamo contribuito, sia la nostra casa, riteniamo di non poter assistere inermi quanto incolpevoli alla deriva avventurista della nostra Città, verso la quale il segretario e la dirigenza cittadina del Partito la stanno conducendo.
Pertanto, nel tentativo di evitare la riconsegna dell’Amministrazione Comunale nelle mani della destra locale, cosa che per Corigliano sarebbe veramente esiziale, da questo momento ci riteniamo autosospesi dal Partito Democratico e pur continuando ad ispirarci ai suoi principi, ci sentiamo in dovere di verificare percorsi alternativi rispetto a quelli fallimentari fino a qui sperimentati dal Partito Democratico di Corigliano.
Fraterni saluti
Corigliano Calabro 23-04-2013
Per Area Democratica
Il Portavoce
Carlo Caravetta