La situazione politica coriglianese si presenta sempre più intricata come una matassa. Una situazione tale da far emergere il serio rischio della formazione di nessuna stabile maggioranza, come già avvenuto in passato (2006) e quindi dell’ingovernabilità. Si profila una decina di candidati a sindaco, un vero e proprio record nella storia cittadina, con centinaia se non migliaia di candidati al consiglio comunale.
Vi sarà il candidato (?) di un centrosinistra sempre più litigioso (Leonetti, Pacenza, Leonino, Casciaro, Salimbeni, Le Fosse, ma l’elenco è interminabile) e che ha dato negli anni ampia dimostrazione di come è capace di ridurre una città nell’abbandono e nel degrado; poi, il candidato di quel che resta di un centrodestra privo di proposta politica e slancio dopo l’uscita di scena di Pasqualina Straface ed il ritorno alle origini (due le ipotesi: un Pdl che appoggia totalmente Geraci o probabilmente Policastri per il Pdl “ufficiale” da una parte e, dall’altra, metà Pdl ufficioso, ex An, e liste civiche e Fli e Moderati liberi a sostegno di Geraci), oltre all’Udc che annuncia di voler correre autonomamente con un proprio candidato (?) o al massimo insieme al Pdl. A questi primi 4 scenari se ne devono aggiungere quasi certamente altri 8: la candidatura dei Grillini che hanno annunciato di correre da soli, del candidato dei Movimenti Corigliano Domani e Liberi Ausoni, del candidato del Comitato Coriliani, della Russo per Forza Nuova e Corigliano in Azione, degli indipendenti Stefani, Aversente, Piattello e sembra anche di un candidato del Movimento San Mauro. Questo panorama di candidati, se confermato, pone doverosa una riflessione sulla composizione del prossimo consiglio comunale e sulla seria ipotesi di assenza di maggioranza capace di governare. Mai come questa volta anche poche centinaia di voti saranno determinanti!
Cittadino