Rottura sui diritti dei lavoratori e sulla tutela dell’Ente.
Il bilancio di previsione 2012 e quello consuntivo registrato sul campo rappresentano il fallimento evidente della gestione Commissariale improntata sempre più al rimando di tutte le questioni alle future gestioni politiche ed ispirato al chiaro messaggio rivolto ai lavoratori dipendenti ed a tutti i cittadini coriglianesi che è quello “cuocetevi nel vostro brodo”.
In tal modo siamo di fronte ad una gestione più politica di quella eletta dai cittadini in quanto si pensa solo alla propria posizione.
Con la nomina dei vari responsabili di settore la Commissione è in primis chiamata a rispondere del loro operato, non essendo sufficienti le ricette degli atti formali finalizzati alla paralisi, alla rottura ed allo scontro con il Sindacato.
A ciò si aggiunga una proliferazione di comunicazioni inconcludenti e sconclusionate dei responsabili di settore prive di ogni fondamento di legge ed in contrasto con la contrattazione sottoscritta con l’Ente e postuma rispetto a due anni di discussione sugli stessi temi, che l’anno precedente sono legittimi e riconosciuti e l’anno successivo sono privi di validità.
Per tutto l’anno 2012 abbiamo rincorso la parte pubblica sulla contrattazione 2012, sulla sicurezza, sull’aumento delle ore ai lavoratori part time, sulla organizzazione del’ente e del lavoro, sui turni, sulle mansioni superiori, sulla stabilizzazione degli lsu lpu, con decine di incontri e di impegni non mantenuti dalla Commissione e dai vari responsabili del comune.
La nuova organizzazione è rimasta sulla carta, partorendo la misera messa fuori gioco di due soli responsabili di settore, e nessuna connessione è stata introdotta rispetto al salario accessorio.
Sono stati nominati esperti e consulenti esterni, del cui lavoro e del loro apporto alla macchina comunale nessuno conosce i risultati.
Poiché sono atti pubblici pagati con fondi del Comune sarebbe opportuno rendere noto il lavoro svolto.
Tra rinvii e rimandi, tra firme dei verbali ed invio di comunicazioni prolisse ed inutili, siamo stati costretti a proclamare unitariamente lo stato di agitazione del personale con la richiesta al Prefetto di convocazioni delle parti.
A seguito di convocazione dell’incontro in Prefettura il Comune ci chiede di accettare il rinvio e di essere disponibili ad una riunione in sede di contrattazione decentrata, con l’impegno chiaro ed esplicito che avremmo risolto in quella sede i problemi aperti.
Le furberie hanno le gambe corte e l’idea di legalità finalizzata ad occultare i propri errori pregressi ed attuali non ha respiro.
Errori delle vecchie gestioni e di quella attuale per essere chiari.
L’obiettivo era quello di arrivare alla rottura ed alla negazione dei diritti dei lavoratori.
Noi riteniamo che la Commissione è responsabile dell’operato dei capi settore interessati alla contrattazione e che non è più tollerabile assistere al balletto in atto nel 2013 rispetto ai diritti e competenze maturate nel 2012 ed ai problemi sollevati per tutto l’anno scorso.
Un Comune in braccia a Maria non può andare molto lontano, anzi si è già arenato.
Arrivati a questo punto rivendichiamo alla Commissione ed al Prefetto, al quale abbiamo chiesto la riconvocazione delle parti, il rispetto dei contratti e degli accordi ed il ripristino della legalità intesa non come proliferazione di atti inutili e sterili.
Al riguardo si vedano gli atti sulla sicurezza e sulle reali condizioni dei luoghi di lavoro, nonostante le carte prodotte.
Noi vogliamo risposte concrete.
Il Comune si regge allo stato sul sacrificio di molti diritti da parte dei dipendenti.
L’organizzazione attuale è figlia dell’attuale gestione ed il salario accessorio non può che essere corrispondente alla situazione determinata per tutto il 2012 fino ad oggi.
L’innovazione non vi è stata e certamente non è mancato per noi!
Abbiamo sollecitato per far emergere una nuova organizzazione e la risposta è stata sempre che si aspettavano decisioni da parte della Commissione, intanto si pagano le consulenze.
Lo diciamo a chiare lettere per quanto ci riguarda siamo fermamente determinati a difendere i lavoratori e l’integrità dell’Ente.
FEDERAZIONI LAVORATORI FUNZIONE PUBBLICA CGIL CISL UIL RSU COMUNE DI CORIGLIANO
PER LE SEGRETERIE FP CGIL CISL UIL
RSU COMUNE DI CORIGLIANO
GINO DI MINCO- ANTONIO SCHIAVELLI
ANTONELLO BORSANI- SILVANO SCARPINO
CORIGLIANO LI’ 21.3.2013