Forza Nuova, Corigliano in Azione e Partito Pensionati illustrano la priorità per i cittadini. Il candidato a Sindaco: rinuncio all’indennità.
Le Amministrative sono elezioni locali, destinate dunque ad eleggere un nuovo esecutivo chiamato a compiere scelte in grado di migliorare la vivibilità ed i servizi per i cittadini.
Ideologie e strategie lasciano il tempo che trovano e parlano il linguaggio dell’ovvietà per pochi eletti, mentre la stragrande maggioranza della popolazione chiede risposte chiare e semplici e proposte concrete e lungimiranti. La Coalizione che candida a Sindaco Maria Filomena Russo – costituita dal Movimento Forza Nuova, dal Comitato Corigliano in Azione e dal Partito Pensionati – intende presentare al cospetto della cittadinanza i punti programmatici alla base del proprio agire, affinché si passi dalla fase della protesta finora in atto a quella della proposta che attende una comunità in affanno come la nostra.
In tal senso, si ritiene che l’Imu sia una delle priorità per i cittadini da affrontare e risolvere al più presto. Ribadiamo la nostra posizione di netta contrarietà rispetto a questo odioso balzello che va a colpire come una patrimoniale il bene più prezioso per il popolo italiano e cioè la casa. L’Imu è un balzello ingiusto ancor di più se si pensa che con la rivalutazione catastale avvenuta precedentemente alla sua introduzione questa è risultata ancora più alta rispetto all’Ici, soprattutto per quanto riguarda le strutture produttive in generale ed alberghiere in particolare che dall’incremento esponenziale di questa tassa sono state fortemente penalizzate in un momento già di grave crisi economica. A nostro avviso, nelle pieghe del Bilancio dello Stato vi erano le risorse per non sobbarcare gli italiani di questa patrimoniale sulla prima casa, partendo da un diverso atteggiamento nei confronti delle banche, basti pensare alla vicenda Monte dei Paschi o al contenzioso con il fisco di alcune banche italiane, fondi che potevano essere utilizzati a favore dei cittadini evitando così di inserire l’Imu che tanti disagi sta creando anche e soprattutto alle famiglie.
La nostra proposta, pertanto, è quella di attuare quanto già fatto in numerosi comuni italiani con successo: non potendo abolire la nuova imposta, mettere comunque in atto una serie di detrazioni che, per i coriglianesi, faranno risultare il conto della tassa sulla prima casa pari a zero. È superfluo evidenziare che si sarebbe voluto esonerare i cittadini attraverso la semplice abolizione di questa imposta, purtroppo essendo una tassa governativa non è nelle possibilità del Sindaco abrogarla, in quanto costituzionalmente illegittimo. Per questi motivi l’Amministrazione Comunale potrebbe e dovrebbe decidere di assumere i provvedimenti necessari per consentire l’esenzione ai cittadini dal pagamento dell’Imu sulla prima casa, attraverso la riduzione dell’aliquota al 2 per mille, ed innalzando la detrazione fino a coprire il totale dell’imposta dovuta, in modo che nessun coriglianese debba pagarla. Tecnicamente, i cittadini negli anni a seguire non dovranno nemmeno compilare l’F24 perché il Municipio farà tutte le comunicazioni necessarie al Governo.
Ma come pensa di sostenere il Sindaco questo mancato introito? È presto detto. Il suddetto impegno è possibile grazie ad una politica di ottimizzazione dei costi di gestione, di funzionamento e di attenzione alla spesa, mai effettuata finora all’interno del Comune di Corigliano. Attuare cioè un’ottima politica del risparmio, con interventi che illustreremo nel dettaglio alla popolazione durante la prossima campagna elettorale. Dovremo invece tenere l’Imu sulla seconda casa, ma facendo in modo di non andare a penalizzare le aziende sul territorio. Questo è un investimento che il Comune può e deve fare perché la nostra Coalizione considera questa imposizione, visto il momento che attraversiamo tutti, un ulteriore aggravio economico sui bilanci delle famiglie.
Infine, a fronte della politica del risparmio sin qui enunciata, il candidato a Sindaco Maria Filomena Russo annuncia la sua ferma intenzione di rinunciare all’attuale indennità prevista per la figura del Primo Cittadino, ossia tenendo per sé al massimo la somma di mille euro e devolvendo la cospicua restante parte alle casse comunali. Anzi, istituendo un vero e proprio “Fondo comunale per i bisognosi” che sia il frutto di tagli a spese ingiuste sostenute dall’Ente Comune ed a favore di cittadini e famiglie che oggi soffrono la crisi economica.
21 Marzo 2013
l’Ufficio Stampa