Il presidente provinciale dell’Udc, Cataldo Russo, condivide pienamente le recenti esternazioni del coordinatore cittadino del partito, Ernesto Cerbella, a proposito del ruolo che questa forza politica dovrà recitare nelle ormai prossime elezioni comunali. In una dichiarazione resa alla stampa Russo plaude l’operato di Cerbella che definisce esponente: “animato da forte passione e competenza politica” proiettato ormai ad organizzare il partito per la prossima tornata elettorale.
“Lo ringrazio personalmente – afferma Russo – poiché, in occasione dell’incontro avuto con tutto il direttivo locale, pur non facendone parte, ha inteso estendere l’invito anche al sottoscritto, nella qualità di presidente provinciale del partito. La relazione di Cerbella, e le proposte portate all’attenzione dai tanti giovani partecipanti, mi sono sembrate davvero rivoluzionarie per un partito politico e, con soddisfazione, prendo atto che le nostre idee hanno avuto l’approvazione di tutta la platea”. Ma quali sono le proposte discusse nel corso del direttivo ? Russo le sintetizza così: “il partito è un contenitore capace di fare sintesi sulle proposte avanzate dalla base e da porre prima all’attenzione dei cittadini e poi al governo che guiderà la prossima amministrazione; nessun accordo di coalizione con chi non abbia nel proprio programma pochi ma qualificanti e rivoluzionari punti in larga parte condivisibili; agli eletti il compito di farsi carico affinché vengano realizzate le nostre proposte e, anche in caso di responsabilità di governo, solo dal consiglio comunale; nessun interesse ad occupare poltrone da assessori; quest’ultimi dovranno essere scelti liberamente dal sindaco; il partito sarà deputato esclusivamente al confronto fra la classe dirigente ed i cittadini con la consapevolezza che c’è tanto tempo da recuperare e che la nostra città può ancora elevarsi a luogo decoroso ed accogliente”. Rispetto alla posizione di netta chiusura lasciata intendere da Cerbella nei giorni scorsi, Russo con questa dichiarazione appare possibilista su un eventuale accordo con il Pdl, a patto, però, che questo partito abbia nel suo programma elettorale “pochi ma qualificanti e rivoluzionari punti in larga parte condivisibili”. Potrà essere il Pdl ? Può darsi anche perché bisognerà capire, successivamente che cosa intende l’Udc per punti qualificanti e rivoluzionari. Ma potrebbe anche essere confermata la volontà espressa da Cerbella di correre da soli all’appuntamento elettorale di primavera.
Giacinto De Pasquale