Come temevo le risposte latitano ad eccezione di chi ha voluto esprimere un giudizio contravvenendo alla regola del dire tutto senza poi dire nulla. Così chi auspicava un cambio generazionale alla guida della città, ha indicato un nome che di nuovo ha ben poco tanto da essere celato per un eccessivo senso di pudore. Mentre per gli altri il solito copione, piccole risposte farcite da tante dimenticanze temporali.
Per fortuna non è questo il campione dell’elettorato coriglianese altrimenti dovremmo davvero credere che in città, il vezzo consolidatosi nel tempo di lamentarsi solo per il piacere di riscuotere la commiserazione altrui,sia diventato molto contagioso.
Voglio anche ricordare a chi ha cavalcato la strada della protesta in città nelle ultime consultazione elettorali quanto ho scritto nel passato su questo blog, il fascino del nuovo spesso si scontra con la logica della pagnotta. Intanto è bene pensare al futuro di questa città cercando di capire quale potrebbe essere la ricetta, che i tradizionali partiti politici cittadini, somministreranno al poco attento elettore ligio al compromesso di un voto in cambio di una promessa.
Tutto legale ovviamente perché una parola data non potrà mai intingere la realtà oggettiva, come dire c’è sempre la possibilità di riparare a quanto detto. Nell’attesa sfogliando i petali di una ingiallita margherita posso tranquillamente anticipare i temi che rimbalzeranno dai partiti verso l’indeciso elettore. In ordine sparso l’agricoltura, il commercio, la pesca, il turismo e “dulcis in fundo”….il lavoro.
Mi farebbe piacere conoscere il commento di un anonimo lettore che ha trovato una stabile occupazione grazie al politico di turno.
Giorgio Aversente
“Un volto nuovo per Corigliano”
www.unvoltonuovopercorigliano.it