Una cosa è certa, il voto delle politiche ha squadernato il sistema, ma in questo risultato c’è anche l’opportunità di cambiare e di ripartire. Anzi, si deve ripartire proprio perché gli elettori hanno chiesto un cambiamento profondo. Il Pd pensava che il suo progetto avesse la capacità e la forza di promuovere un’opera di ricostruzione.
Gli elettori invece lo hanno percepito al di sotto della necessità di innovazione della politica. Non vi è dubbio alcuno che il risultato del M5S è l’espressione di un’esigenza di cambiamento, alla quale non si può rispondere con una chiusura.
Le forze del cambiamento debbono raccogliere la sfida. E il cambiamento è ancora più necessario quando si affronta la questione sociale, cioè il lavoro che manca, le imprese che vengono tassate più delle rendite, le disuguaglianze crescenti, l’impoverimento dei ceti medi, le famiglie che non nascono perché si ha paura del futuro. Urge la svolta politica per garantire un cambio di rotta su questo terreno, se la politica resta impotente su questi temi decisivi, sarà giustamente travolta dall’accusa di costare troppo e di non servire a nulla. E’ pienamente condivisibile l’appello rivolto al partito calabrese da Ernesto Magorno, neo deputato Pd in quota Renzi, consistente nel sostenere fortemente nei confronti di Bersani la proposta di aggiungere agli otto punti programmatici di governo anche quello dell’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. A parer mio, è necessario iniziare seriamente a dimostrare che si vuole cambiare sistema, le chiacchiere non servono più, la gente è arrivata alla disperazione, i privilegi vanno aboliti. Il mio partito per essere credibile e convincente, inizi con l’accettare l’abolizione del finanziamento aggiungendo anche la rinuncia da parte dei deputati e senatori dei rimborsi elettorali, delle indennità varie ivi compresi gli emolumenti per “i portaborse”, rendendo trasparenti tutte le spese.
Questa è l’unica direzione di marcia, il segnale ricevuto dal popolo è lampante.
Dunque in Italia, in Calabria ed a Corigliano, il PD deve realmente farsi carico della disperazione della gente, rinnovare davvero ed altresì spalancare le porte e far entrare aria fresca.
Corigliano Calabro 12 Marzo 2013
Antonio Leonetti