Mastro Salvatore Pastore mette mano al patrimonio Statuario della Confraternita di Maria Ss. dei Sette Dolori.
Dopo aver, magistralmente, riportato agli antichi splendori gli interni della piccola chiesa dell’Addolorata, mastro Salvatore Pastore ha iniziato l’attività di restauro dei simulacri raffiguranti le tappe della Passione e Morte di Gesù e che compongono il patrimonio statuario della Confraternita.
Venerdì scorso, con l’umiltà che lo contraddistingue da sempre, il “maestro” ha consegnata, perfettamente rifinita, la statua della Deposizione di Gesù morto dalla Croce.
Acquistata nel 1942 presso la ditta Guacci di Lecce, dall’Amministrazione del tempo guidata dal Priore prof. Ernesto Borromeo, insieme a quelle raffiguranti Gesù davanti a Pilato e Gesù spogliato dalle vesti, questa statua, notevolmente danneggiata dall’usura del tempo e dalla umidità dei locali, fu oggetto di primo restauro nel lontano 1981, allorquando l’Amministrazione, guidata dal compianto Priore Tonino Cardamone, diede inizio all’opera di recupero e rivitalizzazione del Sodalizio e di quanto essa possedeva perché questo lembo di patrimonio storico-religioso coriglianese non andasse perduto. Fu, infatti, grazie all’opera disinteressata e generosa del primo Assistente Peppino Risafi che le statue, da anni impossibilitate ad uscire in processione, furono ripristinate e restaurate e ritornarono a far parte del suggestivo corteo della maestosa Processione dei Misteri (la foto ritrae la statua dopo il restauro del 1981).
Sono trascorsi più di trenta anni da allora e oggi, sulla continua usura del tempo, ha iniziato a metter mano mastro Salvatore Pastore dando l’esempio che, con l’amore, tutto può rimanere a testimoniare la storia e la Fede.
Un altro tassello, quindi, si aggiunge al mosaico della valorizzazione e del ripristino del patrimonio della più piccola chiesa di Corigliano, cui il Consiglio d’Amministrazione guidato da Franco Cardamone, sta dando seguito con apprezzabili risultati.
La statua sarà benedetta, insieme all’altare mobile e ai nuovi banchi, domenica 17 marzo prossimo alle ore 16.00, nel corso del Settenario, mentre venerdì 22 marzo, in occasione della vestizione dei nuovi confratelli e a conclusione delle celebrazioni che ci preparano alla Settimana Santa, quanto è stato offerto sarà ufficialmente donato, in maniera solenne, alla chiesa e alla Confraternita.
E’ una testimonianza, tutto ciò, è un esempio bello, perché… Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente (I. Montanelli) e “Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” (L.Sepulveda).
Franco Oranges