Questo è il discorso tenuto dalla Dirigente Scolastica Susanna Capalbo in occasione dell’inaugurazione del bene confiscato, alla presenza dei Ministri Profumo e Cancellieri
«Signori Ministri, è con particolare emozione che il mondo della scuola accoglie voi qui oggi. In un periodo di grande vulnerabilità civile che dura ormai dall’inizio del commissariamento per mafia della nostra città. Un arco di tempo nel quale nella nostra comunità si è attenuata e non di poco la partecipazione di tutti verso la riuscita del proprio destino.
Riteniamo che aggregare i cittadini per migliorare il vivere civile sia di fondamentale importanza per difendere anche la coltre di polvere che da piu’ tempo copre il nome stesso della nostra città. Non è nostro compito giudicare o avanzare ipotesi sulla verità dei fatti accaduti e, oltretutto, non siamo qui per questo. Spetta a noi pero’ impegnarci perché la giornata di oggi possa avviare un processo di riscatto che vediamo nettamente nell’interesse che la Commissione Straordinaria ha perseguito per la realizzazione di un’opera dal grande significato simbolico, oltre che etico. Avvenimenti come questi possono far si che, per esempio, non si ripeta piu’ quanto accaduto di recente nella mia scuola.
Un banale errore. La Segreteria della mia Scuola sbaglia a digitare il numero di un cellulare e ci ritroviamo a doverci scusare con una signora del Vibonese. Che non ci risparmia la mazzata, dall’altra parte del telefono: “Che ansia che mi avete messo addosso. Sa, ricevere una telefonata da un paese mafioso come Corigliano”.Questa terra non si merita tanto fango. Non se lo merita un popolo laborioso che ha una sola colpa: aver abdicato al suo futuro. E oggi, grazie a un’importante azione nazionale, i Coriglianesi si riprendono la loro Storia.
Chi ha il compito di educare le nuove generazioni di questa Città ferita ma non prona, questa mattina festeggia. Quello che viviamo non è soltanto un evento storico, ma un segno. È il sole che scivola dal nostro Jonio lungo le gole delle colline che accolgono la vecchia Corigliano e ne illumina il passo.
È questo il momento migliore per riprendersi in mano il Destino comune.
Corigliano non è mafia. Non lo è nel suo quotidiano fors’anche frenetico ma onesto. Non lo è nella gente comune che lavora, soffre, arriva a fine mese e sogna come tanti altri connazionali perbene di questo nostro Sud bello e disperato.
Non lo è nel diritto, che ha, di riscoprirsi grande. Soprattutto, non lo è nei suoi giovani. Il loro entusiasmo muto dà calore alle aule cittadine. I loro occhi brillano quando gli parliamo di un Futuro che sia più generoso di questo Presente squallido che gli abbiamo fatto vivere. Le loro voci sono gioiose e ci raccontano di un ingenuo entusiasmo che noi, adulti stanchi e disincantati, abbiamo perso per strada. Ed è stato questo il vero crimine che dobbiamo farci perdonare.
Non è un caso che la struttura che oggi restituiamo alla comunità coriglianese sia ospitata dalla campagna locale. È un altro segno, si lo è davvero. In questa terra si sono spezzate le spalle dei Coriglianesi d’ogni epoca, qui i calli dei nostri avi hanno scommesso sul sudore per andare avanti con dignità.
Qui la scuola sarà la protagonista privilegiata per realizzare la sua scommessa: quella di farcela nonostante tutto. Un indicativo presente e futuro che sarà realizzato con il coordinamento dell’Ipsia Nicholas Green ma che coinvolgerà anche l’Itc Palma, Itg Falcone Borssellino, i Licei cittadini. Oggi qui, signori Ministri, anche una delegazione di bambini del Comprensivo Erodoto. Anche se non direttamente coinvolti, abbiamo tenuto alla loro partecipazione per dire che anche la scuola del primo ciclo coriglianese accoglie favorevolmente l’iniziativa di oggi, in continuità con i percorsi di legalità che vengono attuati anche negli altri Istituti Comprensivi: Costabile Guidi, Tieri , Don Bosco. Con affermate realtà del privato sociale, insieme realizzeranno un polo in cui la sussidiarietà verticale sarà una realtà a tutto tondo, nell’ottica del bene comune.
Sarà un’azione che coinvolgerà le rete di funzioni di giovani dotati di competenze e motivazione per creare e gestire servizi di accoglienza, di animazione e conoscenze del patrimonio storico-artistico a favore dei giovani o degli ospiti che a diverso titolo frequenteranno il centro storico di Corigliano Calabro. Un centro di creatività che permetta ai ragazzi di esprimersi e di raccontare, usando vari mezzi espressivi, il proprio disagio , la propria storia e la ricerca della propria realizzazione.
Perché, Illustri Ministri, Il guadagno facile non è mai stato il “credo” della stragrande maggioranza della popolazione locale. Ecco: oggi è il momento giusto per restituire a Corigliano il suo vero volto. Per questo siamo qui. Per questo dovremo restare qui anche, e soprattutto, quando si sarà sopito l’entusiasmo pure mediatico per questa giornata eccezionale. Da questo angolo della nostra campagna deve riprendere il nostro viaggio di sempre.
Da qui ci riprendiamo la nostra Vita e la nostra Storia. Perché questo siamo Noi.
Corigliano si meriterà la vostra fiducia. Si legherà con tutte le sue forze alla nuova occasione di rinascita che le offriamo. E non volterà più il viso dall’altra parte, quando i peggiori vorranno violentarne il Nome e il Respiro.
Deve farlo.
Per i suoi figli.
Per chi ancora sogna un Domani migliore.»
Susanna Capalbo
Dirigente Scolastica{jcomments off}