Fra un paio di settimane o forse meno nessuno di noi ricorderà il nome e il volto dei commissari antimafia e dei ministri dell’interno e della pubblica (d)istruzione, reclamizzati sui giornali come star di Hollywood, che in una grigia (in tutti i sensi) mattina di marzo 2013 inaugurarono un centro di (ri)animazione permanente in un fabbricato confiscato dallo Stato (forse illegittimamente) a un noto pregiudicato di Corigliano.
Allo stesso modo nessuno ricorderà il nome di chi materialmente acquisì al patrimonio comunale il suddetto bene, perché nessuno, in questi giorni di fracasso e di propaganda, si è azzardato a ricordarlo. Stenterete a crederci ma si tratta di Pasqualina Straface. L’ex sindaco di Corigliano, che circa un anno fa il ministero degli interni mandò a casa, insieme con il consiglio comunale, per infiltrazioni mafiose.