Sono, da poco, terminati i lavori di restauro e ristrutturazione dei locali della chiesa dedicata all’Addolorata, comunemente chiamata dai coriglianesi ‘a Ghiesiella. Ubicata nella parte più antica della città – nella zona denominata, un tempo, la Giudecca (perché lì venivano relegati i Giudei e gli ebrei), questo luogo sacro, il più piccolo del patrimonio religioso e cristiano coriglianese per le sue modeste dimensioni – dopo oltre 40 anni è stato interessato da lavori e restauri, interni ed esterni, che l’hanno riportata agli antichi splendori.
In più alcuni arredi interni (sedie e scranni) hanno ceduto il posto a banchi in legno massello e la vecchia mensa (altare mobile) è stata sostituita con una nuova, anch’essa in legno massello.
Tali innovazioni sono state possibili grazie alla iniziativa dell’attuale Consiglio di Amministrazione, guidato dal Priore Franco Cardamone, e alla generosità di confratelli e fedeli che, così facendo, hanno contribuito acchè la piccola chiesa divenisse più comoda, spaziosa, armonica e dignitosa.
Sono in corso le celebrazioni quaresimali e la Ghiesiella, ancora una volta, diviene il fulcro della pietà popolare coriglianese. Oggi più bella che mai!
Ecco perché, domenica 17 marzo, nel corso del settenario in onore del Cuore Addolorato di Maria, il nuovo altare mobile sarà benedetto con la preghiera e con il rito previsto.
E’ questo un ulteriore atto di amore ai presenti e di giustizia al passato che vuole concretizzarsi in una grande speranza per il futuro per la nostra città e per il nostro sfortunato centro storico.
Perché non vadano, giammai, perdute le sante e pure tradizioni del nostro popolo.
Franco Oranges